Martedì 23 Aprile 2024

Totti è il re di Champions, la Roma indenne a Manchester: 1-1

Subito sotto per un rigore di Aguero, i giallorossi pareggiano con uno splendido gol del capitano che diventa il più anziano bomber della competizione. Gervinho e Pjanic sfiorano il raddoppio e il pari va stretto a Garcia

Roma, Totti abbracciato dai compagni (Ansa)

Roma, Totti abbracciato dai compagni (Ansa)

Manchester, 30 settembre 2014 - "Ammessa, si accomodi e chiuda la porta". La Roma può sedere al tavolo delle grandi d'Europa. L'1-1 conquistato in casa del Manchester City consegna ai giallorossi un attestato atteso a lungo: la squadra di Garcia non è una comparsa in un girone al momento comandato dal Bayern Monaco, suo prossimo avversario. Il punto guadagnato all'Etihad (e potevano essere anche tre) regala orizzonti nuovi e la certezza di avere in casa il bomber più longevo della Champions League, quel Francesco Totti che a 38 anni è ancora capace di fare la differenza. Il pareggio in rimonta (di Aguero il gol che aveva aperto la gara) lascia alla Roma un margine di tre punti sui Citizens prezioso in ottica qualificazione.

Nemmeno il tempo di assorbire l'impatto con l'Etihad che la Roma si ritrova a inseguire per colpa di un'ingenuità di Maicon: il brasiliano mette una mano su Aguero in area e induce Kuipers a fischiare il rigore che El Kun trasforma spiazzando Skorupski, sostituto dell'infortunato De Sanctis. La trattenuta è minima, ma sufficiente in Europa per essere sanzionata. I cattivi presagi aumentano due minuti dopo quando lo stesso Maicon centra l'incrocio dei pali sulla prima splendida giocata di Totti.

Cinque giri di lancette non bastano però a scrivere una sentenza che la Roma ribalta con un primo tempo sontuoso. Pur senza De Rossi, il centrocampo di Garcia assume il controllo del gioco, comandato dal genio di Pjanic e spinto dal motore perpetuo di Nainggolan. Il City conferma tutte le sue lacune in fase difensiva e va in tilt sulle accelerazioni di Maicon e gli strappi di Gervinho, libero di svariare e scambiare posizione con Florenzi.

Impressionante la facilità di palleggio dei giallorossi, esaltati al 23' da 'nonno' Totti che firma l'1-1 e con i suoi 38 anni e 3 giorni diventa il più longevo marcatore della Champions: è un gol d'autore quello del capitano, in rete con un vellutato pallonetto dosato con il contagocce per scavalcare Hart in uscita e infilarsi dolcemente in rete. In chiusura di tempo la catena di destra della Roma porta l'ivoriano a sfiorare il raddoppio, ma il City recrimina per un intervento con la mano di Manolas che poteva valere il secondo rigore della serata. 

Nella ripresa il City tira la testa fuori dal guscio, ma è ancora la Roma a sfiorare per tre volte il raddoppio. I rimpianti sono soprattutto per la doppia occasione di Pjanic che, liberato da un'altra giocata di Totti, prima perde l'attimo, poi spara addosso ad Hart da pochi passi. L'ingresso di Lampard giova ai Citizens, pericolosi con Fernandinho (murato dall'ottimo Keita) e con un tiro dalla distanza proprio dell'ex Chelsea controllato da Skorupski. Con il passare dei minuti, la Roma perde brillantezza e nei momenti di difficoltà si aggrappa con fiducia alla solidità di Manolas e Yanga-Mbiwa. Iturbe rileva Totti, Pellegrini inserisce Jovetic. I giallorossi chiudono in apnea ma reggono tremando solo nel recupero su un tap-in di Silva che sarebbe stato beffardo.