Capello: "Roma attenta a non perdere la testa nel derby"

Tavecchio: "I tifosi che vogliono andare allo stadio ci vadano e non si preoccupino delle barriere"

Fabio Capello (La Presse)

Fabio Capello (La Presse)

Roma, 1 dicembre 2016. Quello che si svolgerà il 4 dicembre sarà con ogni probabilità un derby privato del tifo giallorosso. I tifosi di Roma e Lazio stanno conducendo da un anno una dura battaglia contro l'installazione di barriere divisorie all'interno delle loro curve. Il Presidente della Figc Carlo Tavecchio ha espresso il proprio parere sulla questione invitando i tifosi ad andare in ogni caso allo stadio. "Se un tifoso ha voglia di andare allo stadio ci va" - dice il Presidente - "non pensa ad una barriera che manca o che cresce". Tavecchio poi torna su un tema molto sentito quando si parla di tifo, la sicurezza. Le misure più restrittive applicate ai tifosi, il divieto di molte trasferte e dunque il calo della partecipazione hanno inevitabilmente portato con sé la riduzione del numero degli incidenti. "Comunque la cosa importante è che stiamo riducendo gli atti di violenza che al tempo erano intollerabili" - prosegue Tavecchio - "Con il ministro Alfano abbiamo registrato una consistente riduzione degli incidenti legati alle partite spero che questa tendenza si mantenga. Credo che Lazio-Roma sarà un grande derby, vista anche la posizione di classifica delle due squadre“.

CAPELLO: "LA ROMA STIA ATTENTA AL DERBY, CI VUOLE TESTA ED AGONISMO". Sul derby di domenica è intervenuto anche un grande ex della storia giallorossa, Fabio Capello, l'ultimo allenatore capace di vincere uno scudetto a Roma nel 2001. L'attuale commentatore di Fox Sport parla a Sky di un derby equilibrato e di valori in campo che si equivalgono. "Sarà un derby più che mai equilibrato, sulla carta potenzialmente è più forte la Roma, ma lo spirito della Lazio sembra quella di Eriksson" - sottolinea Capello - "Per cui è una partita molto difficile, non saprei dare un risultato. Inzaghi ha fatto passi da gigante e quest’anno sembra avere più in mano la squadra". Capello conosce molto bene l'ambiente romano e ne ricorda ancora i difetti: "Quando sono arrivato a Roma ho fatto un po’ d’ordine. A Roma tu vai, metti ordine e poi l’ordine dura 10 giorni. Dicevo: ‘Perché non continuate a fare quello che avete fatto per dieci giorni?’ La più grande difficoltà di Roma è che tu fai le cose però poi non si dà continuità". L'ex tecnico giallorosso individua i problemi che potrebbe avere la squadra di Spalletti nell'eccesso di agonismo. "Qualche problema di testa e di carattere ce l’ha Spalletti, deve giocarsela con grande agonismo e tanta intelligenza, se vai solo con l’agonismo la perdi" - conclude Capello -"Deve preparala bene senza perdere la testa. Ad esempio con De Rossi che soffre troppo i derby, la vive come una battaglia. La Roma non deve farsi trasportare solo dall’agonismo”.

MARIA SCOPECE