Premier campionato cosmopolita. Gli italiani sono appena sei

Il torneo britannico è il più internazionale al mondo: ospita giocatori di 59 nazioni. Gli inglesi sono appena il 33%: un problema per il ct Hodgson. Il Watford il più multietnico

Graziano Pellè, attaccante del Southampton (Afp)

Graziano Pellè, attaccante del Southampton (Afp)

Londra, 7 settembre 2015 - La Premier League è il campionato più cosmopolita del mondo: il primo campionato d'Inghilterra ospita giocatori provenienti da 59 diverse nazioni. Sempre più internazionale, dunque, ma sempre meno inglese: solo 176 calciatori su 526 (l'equivalente del 33,4%) sono nati in patria, tutti gli altri non sono convocabili nella nazionale di Roy Hodgson.

La nazione straniera più rappresentata è la Francia, con 37 giocatori, seguita dalla Spagna con (33). L'Italia è presente con sei giocatori: Graziano Pellè (Southampton), Fabio Borini e Vito Mannone (Sunderland), Matteo Darmian (Manchester United), Alessandro Diamanti (Watford) e Angelo Ogbonna (West Ham United).

La squadra più multietnica, ovvero con stranieri provenienti da più paesi, è il Watford di proprietà della famiglia Pozzo (20), mentre il Manchester City ha giocatori di sole 9 nazionalità. Tra le poche nazioni assenti in Premier, spiccano Messico (dopo la partenza di Chicharito Hernandez) e Russia.