Parma, 28 gennaio 2015 - Ha dovuto soffrire fino a un minuto dal 90' per avere la meglio su un Parma pieno di orgoglio. La Juventus ringrazia Alvaro Morata, entrato dalla panchina e autore del gol che porta Allegri in semifinale di Coppa Italia dove incontrerà una tra Roma e Fiorentina. Una brutta Juve, svagata e sottotono nei suoi uomini migliori: Pirlo, Marchisio e Vidal, in campo dall'inizio, deludenti al pari di Coman e Llorente che hanno fatto sentire, eccome, l'assenza di Tevez, fino al lampo dello spagnolo più giovane quando i supplementari sembravano inevitabili. Onore comunque al Parma che, ultimo in campionato e alle prese con una grave crisi societaria, ha tenuto testa alla Signora e fatto a lungo la partita.
Schierata con il 4-3-3 che aveva asfaltato il Verona agli ottavi, la Juventus fa subito capire di non essere in grande serata. Merito anche delle scelte di Donadoni che opta per un centrocampo folto e Palladino unica punta. Il primo tempo è così sonnolento, ma gli emiliani lottano su ogni pallone e mettono paura a Storari con un tiro al volo di Nocerino messo in angolo da Chiellini. Lo squillo della Juve arriva invece al 45' con il tiro-cross di Pepe che si stampa sul palo, poi la palla arriva a Vidal che però manda alto.
La ripresa non si discosta molto dai primi 45': ritmi bassi, errori a raffica e Parma che con il passare dei minuti ci crede sempre di più. Rodriguez è il più vivace tra i ducali, l'incornata di Chiellini non porta scompensi alla difesa gialloblù rinfrancata dal rientro di Lucarelli al fianco di Paletta, anche lui pericoloso su angolo. Servono i cambi: Allegri si può permettere Pogba e Morata, Donadoni deve arrangiarsi con quel che ha. Quando tutto sembra scorrere verso i supplementari, Llorente, fin lì anonimo, trova in profondità proprio Morata che davanti a Mirante non sbaglia. Juve premiata, Parma gelato. In semifinale ci vanno i bianconeri.