Giovedì 18 Aprile 2024

Parma-Comune, è scontro totale. Manenti: "Chi vuole club parli con me"

Frattura sempre più profonda tra il sindaco e il presidente emiliano. Il primo cittadino incontra l'Aic per valutare la possibilità di riaprire il Tardini. L'assessore al bilancio denuncia tre anni di affitti non pagati. Manenti tira dritto: "Sono l'unico interlocutore". Nominato curatore fallimentare. Decisiva l'Assemblea di Lega di venerdì

Giampietro Manenti, presidente del Parma (Ansa)

Giampietro Manenti, presidente del Parma (Ansa)

Parma, 3 marzo 2015 - Ogni giorno che passa potrebbe essere quello buono per capire quale sarà il futuro del Parma. Nel pomeriggio il sindaco Federico Pizzarotti ha incontrato i vertici dell'Aic per cercare di far ripartire il campionato degli emiliani riaprendo lo stadio Tardini affidandolo in gestione a una società terza in grado di sopperire alle spese per le partite che restano da giocare fino al termine del campionato. L'alternativa, in realtà meno plausibile, sarebbe quella di far disputare le gare lontano dal Tardini, magari al Garilli di Piacenza, ma questa ipotesi non soddisferebbe infatti in primis i giocatori che hanno già negato la propria disponibilità alla disputa di un incontro (Parma-Udinese) senza il pubblico del Tardini.

Tommasi, presidente dell'Aic, spera che una svolta possa arrivare dall'Assemblea di Lega di venerdì: "Non posso pensare che non esca nulla da lì, la riunione è stata convocata per trovare una soluzione alla vicenda del club emiliano e permettere alla squadra di scendere in campo nel weekend. Manenti credo abbia già abbondantemente rappresentato quello che non riesce fare, non riuscendo a dare garanzie e continuità alla società". 

Intanto, però, si fa sempre più profondo lo strappo tra il primo cittadino e il presidente del Parma, Giampietro Manenti: "Se qualcuno è seriamente interessato ad acquistare il club può rivolgersi a me o ai professionisti che lavorano per me. Il sindaco Federico Pizzarotti non è il proprietario del Parma e non ha alcun tipo di mandato per trattare la cessione della società". Questa la dichiarazione del numero uno del club, pubblicata sul sito internet del club crociato.

A condire il tutto si aggiunge la dichiarazione resa  in Consiglio dall'assessore al bilancio del comune di Parma, Marco Ferretti, il quale ha sottolineato che il Parma calcio non paga l'affitto dello stadio Tardini dal 2011, né le  imposte di pubblicità oltre all'impiego dei pullman della società di trasporti locali Tep: "Al 31 dicembre del 2014 i crediti vantati dalle società partecipate del comune di Parma verso il Parma Fc sono complessivamente 1.152.281 euro - ha sottolineato Ferretti - Se poi fossero emesse le nuove fatture per il 2015 sarebbero altre 250.000 euro circa. Stiamo valutando anche azioni legali di tipo penale per le azioni messe in campo dalla società negli ultimi mesi".

PIZZAROTTI - "C'è stato un incontro per fare il punto della situazione, lavoriamo allienati cercando che nessuno strappi da una parte o dall'altra. Io sono sempre in contatto con il presidente federale Tavecchio e con il presidente della Lega Beretta. L'obiettivo è arrivare al 19 di marzo. Le parole di Manenti? Sono d'accordo. E' una società privata, ma i tantissimi che si stanno interessando vogliono avere una interlocuzione con le istituzioni perché quando si acquista una squadra di calcio si dialoga con il territorio ed è quello che Manenti non ha capito", ha aggiunto il primo cittadino di Parma. Pizzarotti ha poi confermato che il Parma calcio non paga il Comune dal 2011. "Sì, da fine 2011 non ha pagato i crediti con il Comune. Come per i calciatori, più si va avanti nel tempo e più aumentano". Sulle possibilità che si giochi domenica Parma-Atalanta, il sindaco non si è sbilanciato: "A oggi si gioca al 50%, i calciatori faranno gli allenamenti e noi stiamo approntando un piano per l'utilizzo del campo ma servono risorse e risposte. Noi stiamo facendo la nostra parte e vedremo verso la fine della settimana cosa succederà". Venerdì intanto è in programma una importante assemblea di Lega a Milano. "Ma io non andrò in Lega, non è il mio ruolo", ha detto il Sindaco che ha concluso: "Fallimento? La soluzione migliore è avere contnuità, ma si dovrà comunque passare dal tribunale".

NOMINATO CURATORE FALLIMENTARE - Mauro Morelli è stato nominato curatore fallimentare del Parma Fc. Lo ha stabilito il Tribunale di Bologna accogliendo il ricorso presentato da Energy T.I. Group, socio di minoranza del club ducale, che aveva presentato la domanda per gravi inadempienze nella nomina del nuovo consiglio d'amministrazione. Ora si affiancherà nell'opera della Procura di Parma che il prossimo 19 marzo ha già fissato l'udienza fallimentare per il club. 

VERTICI GDF SOTTO INCHIESTA - Il terremoto del Parma avrebbe coinvolto anche i vertici cittadini della Gdf che sarebbero stati sollevati dall'incarico per un'inchiesta della Procura legata al crac del club. Secondo l'edizione online della Gazzetta di Parma, il comandante provinciale, col.Danilo Petrucelli, e il vice, capo del Nucleo di polizia tributaria, ten.col. Luca Albanese, sarebbero sotto inchiesta per omissione di atti d'ufficio. Secondo i pm avrebbero ritardato a far partire l'inchiesta sul dissesto della società. I due sono in ferie ma, scrive sempre il sito, non rientreranno più in servizio a Parma.