Mercoledì 24 Aprile 2024

Parigi-Nizza, Colbrelli vince da campione! Sua la seconda tappa

Il corridore bresciano batte in una volata interminabile gli ultimi due vincitori della Sanremo, Degenkolb e Démare. E fra due settimane, in via Roma, sarà anche lui della partita

Gioia incontenibile per Sonny Colbrelli: è la sua vittoria più importante (Getty Images)

Gioia incontenibile per Sonny Colbrelli: è la sua vittoria più importante (Getty Images)

Amilly (Francia), 6 marzo 2017 - La più classica delle vittorie capaci di dare una svolta alla carriera di un già buon corridore che, arrivato forse pure un po' troppo tardi a competere ai massimi livelli, scopre di valere i migliori al mondo: è quella conquistata oggi da Sonny Colbrelli nella seconda, piovosissima tappa della Parigi-Nizza. Il 26enne di Desenzano del Garda ha centrato il suo primo successo in una corsa World Tour avendo ragione, in una volata interminabile, di corridori del calibro del tedesco Degenkolb e della maglia gialla Démare. Due nomi, tanto per capirci, che corrispondono a quelli degli ultimi vincitori della Milano-Sanremo, fra l'altro a poco meno di due settimane da un nuovo rendez-vous in via Roma al quale anche lo stesso Sonny, già due volte in top ten, farà di tutto per essere della partita. Una giornata da incorniciare, dunque, per l'ex portacolori della Bardiani passato quest'anno nell'élite del ciclismo mondiale con il neonato team Bahrain-Merida, lo stesso di Vincenzo Nibali che da dopodomani sarà al via della Tirreno-Adriatico.

La Parigi-Nizza, invece, ha già preso le mosse ieri con una prima tappa resa spettacolare dalla pioggia e dai ventagli, vinta dal transalpino Arnaud Démare in uno sprint a due sul connazionale Alaphilippe dopo che i due francesi, nell'ultimo chilometro in leggera salita, si erano liberati dei superstiti di un gruppo di appena 27 corridori selezionatosi lungo il percorso. Le tappe decisive di quella che in Francia chiamano "course au soleil" - e che in effetti il sole, finora, l'ha visto solo in cartolina - devono ancora venire, ma la classifica è già sgranata: al netto dell'attuale leader Démare, che si farà sicuramente da parte al sopraggiungere della cronometro e delle salite, tra i papabili alla vittoria finale il meglio piazzato è proprio il battuto di ieri, Julian Alaphilippe, che precede di 17" Sergio Henao e Daniel Martin, di 55" Ilnur Zakarin e di 1'12" gli spagnoli Alberto Contador e Jon Izagirre. Il grande favorito della vigilia, Richie Porte, è invece già fuori dai giochi, avendo sofferto oltremodo il maltempo di questi primi due giorni che gli è costato un pesantissimo ritardo sul traguardo odierno. Ed è stato addirittura rimandato a casa anche il secondo del Tour 2016 Romain Bardet, squalificato al termine della prima tappa per il traino prolungato ricevuto dalla sua ammiraglia nel tentativo di rientrare in gruppo dopo una caduta. Disavventura analoga a quella patita dal nostro Nibali alla Vuelta di due anni fa curiosamente, anche in quel caso, nel corso della prima tappa in linea. 

Nelle zone alte della generale, terzo, c'è anche il campione belga Philippe Gilbert, facente parte dei 27 di ieri e in fuga pure oggi insieme ad altri quattro, fra i quali la mina vagante Tony Gallopin, altro nome a questo punto da tenere buono per le posizioni che contano. Proprio Gilbert è stato l'ultimo ad arrendersi, quando si era già negli ultimi 10 km, dopodiché abbiamo assistito ai tentativi di solitari del kazako Andrey Lutsenko, dello sloveno Kristjan Koren e soprattutto dello svizzero Michael Albasini, ripreso ad appena 500 metri dalla linea bianca. A quel punto si era già nel pieno della volata, che ha visto Colbrelli giocare d'anticipo sugli uomini più attesi e resistere con tutte le forze rimaste al rientro di Degenkolb e Démare, per quello che è sicuramente il successo più importante raccolto fin qui dal quasi 27enne corridore bresciano. Uno che, con la stagione delle grandi classiche alle porte, potrebbe davvero riportare in alto l'Italpedale anche nelle corse di un giorno. MARCO GAVIGLIO