Martedì 23 Aprile 2024

Juventus-Inter, le pagelle. Bonucci mattatore

Buffon mantiene l'imbattibilità

Festa per Bonucci (Ansa)

Festa per Bonucci (Ansa)

Torino, 29 febbraio 2016 - Juventus-Inter finisce 2-0. Vale la legge della Vecchia Signora, sostanziosa prova di squadra e di sistema. Bonucci imperioso, Buffon mantiene l'imbattilità.

Buffon 6,5 - Non subisce gol da 752 minuti. Ha superato Zoff come presenze complessive in serie A, arrivate a 579. Ha blindato la porta nel finale su Ljajic. Saracinesca. Numero uno non per caso. Le sua mani sullo scudetto.

Barzagli 6 - Si era fatto sorprendere da un cross di Palacio che l’aveva scavalcato, ma Icardi non l’ha sfruttato. Da destra è stato spostato a sinistra nella linea a 3 dopo l’infortunio di Chiellini. E’ cresciuto poi, non concedendo più nulla.

Bonucci 7,5 - Elegante, incisivo e decisivo. Gli insulti provenienti dallo spicchio di tifosi dell’Inter l’hanno caricato. Testa alta e petto in fuori. Si è regalato un gol pesante come un macigno, il secondo in campionato. Gli ha affossati lui come aveva promesso.

Chiellini ng - Iellato. Si era inceppato al polpaccio a Frosinone il 7 febbraio. Dopo 35 minuti ha chiesto il cambio per lo stesso problema muscolare. Forse non era ancora pronto. Forse serviva un po’ più di tempo per recuperare. Una tegola.

Lichtsteiner 6,5 - Ha agito più alto, approfittando della spiccata propensione della squadra a fare la gara. Ha sfornato cross, alternando scorribande a diverse coperture. Ha rimediato un giallo per proteste. Non ha mollato un millimetro.

Khedira 6 - Normalizzatore. Si è visto poco nell’economia della costruzione dell’azione, ma si è fatto sentire in mezzo al campo. Non è un fulmine di guerra, di posizione copre lo spazio e dà equilibrio al reparto. Non ha la gamba per inserirsi e far male.

Hernanes 6,5 - La traversa colpita di sinistro in avvio trema ancora. L’ultima da titolare come vice-Marchisio il 10 gennaio a Marassi contro la Samp. Ha dettato il ritmo (un po’ lento) ritmo, a modo suo, con i suoi tempi. Ha fatto vedere a Mancini di essere all’altezza.

Pogba 5,5 - Poco rock. Primo tempo abbastanza anonimo per uno con il suo talento. Si era limitato a rincorrere gli avversari, inventando davvero poco. Ha sbagliato diversi passaggi, rischiando qualcosa in mezzo al campo. Una serata da dimenticare.

Alex Sandro 7 - Chi l’aveva detto che non sapeva difendere? Un salvataggio provvidenziale su una palla inattiva. Di testa. Su D’Ambrosio. Ha macinato chilometri sovrastando il suo diretto avversario, creando superiorità sulla fascia sinistra.

Mandzukic 6 - La vecchia torre, un guerriero. Ha fatto salire la squadra, facendo a sportellate, dando e prendendo botte. Ha sciupato un paio di occasioni, ne ha creata un’altra invitante non sfruttata da Dybala. Ha fatto il minimo sindacale.

Dybala. 6 - Alti e bassi. Ha agito fra le linee come da copione. Si è acceso ad intermittenza, dando la sensazione di non essere in palla come in altre occasioni. Qualche lampo, poca roba rispetto al solito. Non è riuscito a prendere le misure a chi lo braccava.

Allegri 7 - Aveva rispolverato il 3-5-2. Non ha cambiato neanche dopo l’infortunio di Chiellini. Ha avuto ragione lui. E prova di fuga, aspettando il Napoli.

Rugani 6 - E’ entrato a freddo come era capitato contro il Napoli. Si è posizionato a destra, senza concedere nulla.

Morata 7 - Ha conquistato e segnato il rigore che ha chiuso la partita.