Mercoledì 24 Aprile 2024

Osvaldo-Juve, c'è già il "sì". L'Inter pensa al ritorno di Cassano

L’italo-argentino a un passo dal ritorno in bianconero ma i nerazzurri chiedono 500mila euro. Fantantonio si riduce l’ingaggio

Daniel Osvaldo (Newpresss)

Daniel Osvaldo (Newpresss)

Milano, 31 gennaio 2015 - Sembra un contratto a progetto: Antonio Cassano in Beneamata per sei mesi, al termine dei quali detto contratto potrà allungarsi di un anno. Lunedì la risposta, a meno che non prevalga il cuore (Bari) o il portafogli (Emirati Arabi). Osvaldo permettendo. Perché la chiassosa operazione dipende anche dalla dipartita (sportiva) dell’emarginato Osvaldo: dente per dente, punta per punta. Per l’italoargentino è pronta la Juventus, pur’essa orientata a gestire un ritorno. All’Inter però l’idea che Osvaldo finisca alla Signora dà l’orticaria e alla Juventus che lo vuole gratis et amore chiede un lenitivo di mezzo milione di cucuzz-euro. Situazione in forte evoluzione: la trattativa è inziata e andrà a buon fine. Perché a un Osvaldo in rottura insanabile l’Inter preferirebbe sempre un Cassano che, d’indole sua, non sarà mai una minestra riscaldata.

Che Fantantonio non sarebbe rimasto senza lavoro – dopo la risoluzione e i crisantemi parmensi – ne erano sicuri anche gli acari. Avendo giocato in mezzo mondo era scontanto che prima o poi saebbe tornato sul luogo di qualche suo precedente diletto. Che tornasse all’Inter c’erano un po’ meno certezze, ma siccome non c’è più Walter Mazzarri a coprire la panca, perche no? Roberto Mancini ha dato il suo (quasi) entusiastico consenso e la cosa si è messa in moto davvero, con Piero Ausilio e l’agente del barese Beppe Bozzo a parlare di cose sode.

Nel fervore del mercato nerazzurro, Cassano sarebbe il lampascione sulla torta: a parte Mazzarri, col resto della nerazzurrità Antonio si era lasciato bene, diremmo col sorriso sulle labbra, a cominciare da Yuto Nagatomo, cui un anno e mezzo fa aveva insegnato i rudimenti del barese moderno. E se Cassano è attratto dagli orientali («Sono venuto all’Inter soprattutto per conoscere Yuto» celiò al suo primo ingresso alla Pinetina) figurarsi adesso che il patron è Erick Thohir, indonesiano. Se lunedì Cassano dirà sì al contratto a progetto (seri motivi per un suo no non ve ne sono) sarà reintruppato in un’Inter assai diversa da quella che ha conosciuto. E anche il salario sarà adeguato (in ribasso) al nuovo regime. Ma la vita è sempre bella, in ispecial modo se sei un giocoliere di alluci.

Il mercato nerazzurro resta bello vispo anche su altri fronti: sul difensore brasiliano Rhodolfo il Gremio non sembra avere sciolto le riserve sulla proposta della Beneamata, cioé prestito oneroso di sei mesi a 350 mila euro con diritto di riscatto a 4.5 milioni. Un’alternativa potrebbe essere Benalouane (Atalanta). Altro giro, altra corsa: Diego Laxalt è tornato di passaggio un baùscia prima di andare – salvo complicazioni – al Genoa ma l’uscita più clamorosa riguarda Federico Bonazzoli, giovane punteruolo (classe 1997) venuto a fiore dalla primavera nerazzurra e considerato uno degli attaccanti più promettenti dell’avaro arengo italico. Potremmo definirla una cessione a progetto. L’Inter lo ha ceduto alla Sampdoria con una certa cordiale riluttanza, legando un diritto di riacquisto, che potrà esercitare, nei prossimi tre anni, versando la non modica cifra di 14 milioni di euro. Di più: se la Samp decidesse di venderlo da sé dovrà dare il cinquanta per cento del ricavato a Thohir. Per il resto Piero Ausilio si muove nel mare ineffabile delle ipotesi, la cui onda più grande porta a Yaya Touré. Chissà.