Mercoledì 24 Aprile 2024

Rugby, il nuovo ct O’Shea : Voglio vincere il Sei Nazioni con l'Italia

Il nuovo commissario tenico dà ragione alla sua fama di visionario: «Costruirò la Nazionale più forte di tutti i tempi»

Conor O'Shea (Ansa)

Conor O'Shea (Ansa)

Milano, 25 maggio 2016- Dal cucchiaio di legno alla vittoria del Sei Nazioni in appena quattro anni.

La missione di Conor O’Shea, nuovo ct dell’ItalRugby, è decisamente ambiziosa. In patria, la verde Irlanda che mai aveva avuto l’onore di avere un suo cittadino sulla panchina azzurra, lo considerano un visionario. E forse solo un visionario può immaginare un’Italia, questa Italia reduce da un triennio deprimente (due cucchiai di legno e un Mondiale da comprimari), in grado di battere sistematicamente Francia, Scozia, Inghilterra, Galles e Irlanda.

«Voglio fare la differenza per tutto il movimento e costruire la Nazionale più forte di sempre. Se non pensassi di poter vincere il Sei Nazioni non sarei qui, non ho mai avuto dubbi». Parole decise quelle di O’Shea che alterna un sorprendentemente buon italiano all’inglese, utilizzato solo per esprimere i concetti su cui non vuole essere frainteso. Annunciato a fine marzo, presentato solo ieri a Milano, al termine della stagione con gli inglesi degli Harlequins.

In sei anni a Londra ha alzato la prima Premier League della storia del club, una Coppa Anglo-Gallese e la Challenge Cup.

Una ricetta per risollevare il movimento già studiata dai suoi predecessori ma su cui si respira un’atmosfera diversa. La chiave è trovare maggior collaborazione con le franchigie: per questo la prima tournée (a giugno contro Argentina, Usa e Canada) O’Shea ha allargato lo staff con gli allenatori di Zebre e Benetton, Guidi e Goosen.

Ma il ct vuole limare i dettagli: «Voglio portare una mentalità vincente e migliorare la condizione fisica. Non possiamo andare sotto senza reagire e crollare dopo un tempo».

Idee chiare sul gruppo: «Buona eredità dalla precedente gestione, tanti giovani di talento e buona qualità media».

Parisse (assente nel tour) resta il leader emotivo, Castrogiovanni - nella bufera dopo il suo viaggio senza permesso a Las Vegas - potrebbe rientrare nel giro azzurro «ma solo se dimostrerà voglia e passione». Quello che O’Shea chiederà a tutti.