Martedì 16 Aprile 2024

Nibali, il Tour de France è tuo. Parigi lo incorona re. "Successo che parte da lontano"

Il campione siciliano sul gradino più alto del podio della Grand Boucle sedici anni dopo Marco Pantani. Ai suoi fianchi i francesi Peraud e Pinot. A Kittel l'ultimo arrivo in volata sui Campi Elisi

Vincenzo Nibali sui Campi Elisi (Reuters)

Race leader Astana team rider Vincenzo Nibali of Italy rides near the Arc de Triomphe at the end of the final 21st stage of the Tour de France cycle race in Paris, July 27, 2014. REUTERS/Jean-Paul Pelissier (FRANCE - Tags: SPORT CYCLING)

Parigi, 27 luglio 2014 - Vincenzo Nibali è il vincitore del Tour de France 2014.  Quarantanove anni dopo Felice Gimondi e dopo 16 stagioni dalla vittoria di Marco Pantani, un altro italiano si mette in testa la corona del più forte nella corsa a tappe più prestigiosa del mondo. Il siciliano dell'Astana riporta il ciclismo azzurro sul gradino più alto del podio di Parigi, sulla splendida cornice dei Campi Elisi. "Non mi rendo ancora conto di quello che ho fatto" aveva detto dopo l'ultima cronometro. Il sogno di una vita è adesso realtà per il 29enne campione di Messina che entra di diritto a far parte dei grandissimi di questo sport con il grande tris Giro, Tour e Vuelta. Sul podio anche due francesi, Jean-Christophe Peraud della Ag2r e Thibaut Pinot della FDJ.fr. Nibali è il settimo italiano a vincere il Tour dopo Ottavio Bottecchia, Gino Bartali, Fausto Coppi, Gastone Nencini, Felice Gimondi e Marco Pantani. L'ultima tappa, da Evry ai Campi Elisi di Parigi di 137.5 km, è stata vinta allo sprint da Marcel Kittel su Kristoff . Per il tedesco è la quarta vittoria di tappa in questa edizione della corsa e ha concesso il bis della vittoria nell'ultima frazione dell'edizione del 2013. La patrouille de France, la pattuglia acrobatica ufficiale de l'Armee de l'air, intanto disegnava nel cielo di Parigi, sopra l'Arco di Trionfo, il blu, il bianco e il rosso della bandiera tricolore transalpina. A seguire l'incoronazione di Nibali, con la splendida Parigi sullo sfondo. Un successo italiano, completato da Alessandro De Marchi (Cannondale), che ha vinto il premio del "supercombattivo", grazie alle sue azioni, soprattuto nel corso della 13^ e della 14^ tappa.

 

Vincenzo Nibali sui Campi Elisi (Reuters)

L'ABBRACCIO A MOGLIE E FIGLIA ALL'ARRIVO - Subito dopo aver tagliato il traguardo, Nibali è andato ad abbracciare la moglie Rachele e la piccolissima figlia Emma, arrivate a Parigi per festeggiare il loro campione: "Avevo detto nei giorni scorsi che nessuna gioia per una vittoria poteva essere paragonabile a quello che si prova sugli Champs-Elysee. Essere qui oggi è ancora più bello di quanto potessi immaginare". Nibali, visibilmente emozionato sul podio durante la premiazione, durante il suo discorso ha voluto ancora una volta ringraziare la sua famiglia e la sua squadra, l'Astana: "Ho costruito la vittoria giorno per giorno, da lontano: quando con la squadra abbiamo deciso che questo era l'obiettivo della stagione. Quando si conquista un obiettivo del genere non si è da soli, te ne accorgi strada facendo. Ringrazio tutti quelli che mi hanno voluto nel team Astana. Un successo che dedico al team, allo staff e alla mia famiglia: a mia moglie Rachele, mia figlia Emma e ai miei genitori", ha concluso Nibali.

 

Nibali sul traguardo con la moglie Rachele e la figlia Emma (Reuters)

IL TRIONFO DELLA NORMALITA' - Quello di Nibali è un trionfo eccezionale di un atleta e un uomo normale. Un successo che è il coronamento di una carriera che ha visto il campione siciliano crescere e migliorarsi di anno in anno. Il siciliano va a fare compagnia a fuoriclasse del passato e del presente come Jacques Anquetil, Felice Gimondi, Eddy Merckx, Bernard Hinault e Alberto Contador. Il Tour de France lo vede subito protagonista il 6 luglio, quando conquista la seconda tappa York-Sheffield con uno scatto a 1800 metri dall'arrivo; l'azione gli permette di indossare la maglia gialla con 2" di vantaggio su Chris Froome e Alberto Contador, i due favoriti per la vittoria finale.

Vincenzo Nibali (Ap)

 

LA SCALATA IN MAGLIA GIALLA - Nella quinta tappa, caratterizzata dalla presenza di numerosi tratti in pavè, il capolavoro che rilancia ancora di più le ambizioni di Nibali: con un'incredibile prestazione il siciliano è terzo e guadagna più di due minuti su Contador. Nella stessa tappa Froome, vincitore della passata edizione e già caduto nella tappa precedente, è vittima di altre due cadute e si ritira con una frattura al polso. Con l'arrivo delle prime salite tutti gli occhi sono puntati su Nibali, ancora in giallo, e su Contador. Nell'ottava tappa lo spagnolo attacca più volte, ma il siciliano si difende bene, perdendo 3" soltanto negli ultimi cento metri. Nella nona tappa, vinta dopo una lunga fuga dal tedesco Tony Martin, Nibali perde la maglia gialla a favore del francese Tony Gallopin, fuggitivo di giornata.

 

Vincenzo Nibali (Ap)

Si riprende la maglia il giorno successivo, nell'arrivo alla Planche des Belles Filles, vincendo dopo aver staccato tutti gli altri big, tra i quali manca Contador, ritiratosi a causa di una caduta. Nella tappa alpina con arrivo in salita a Chamrousse, Nibali fa il vuoto e vince la sua terza frazione al Tour. Nella 18/a tappa, che prevede la scalata del Col du Tourmalet e l'arrivo in salita a Hautacam, il siciliano vince ancora con oltre un minuto su Thibaut Pinot e quasi due minuti su Alejandro Valverde ribadendo ancora una volta il suo strapotere. Nella cronometro del penultimo giorno, Nibali è quarto confermando così di essere forte non soltanto in salita. Quindi l'apoteosi degli Champs-Elysee con la passerella finale e il podio che lo incorona nuovo re del Tour de France.  

Vincenzo Nibali premiato a Parigi (Ap)

LACRIME SUL PODIO - Cartolina finale con il siciliano a braccia alzate sui Campi Elisi e con lo striscione "Nibali come Pantani, orgogliosi di essere italiani". Lacrime e tanta emozione durante l'esecuzione dell'inno di Mameli: "Un'emozione così forte credo di averla provata poche volte nella vita. Grazie Tour, grazie francesi, grazie a tutti".

L'ORDINE DI ARRIVO - 1. Marcel Kittel, Ger, Team Giant-Shimano, 3hours, 20'50"; 2. Alexander Kristoff, Nor, Katusha Team, s.t.; 3. Ramunas Navardauskas, Lit, Garmin-Sharp, s.t.; 4. Andre Greipel, Ger, Lotto-Belisol, s.t.; 5. Mark Renshaw, Aus, Omega Pharma - Quick Step Cyling Team, s.t.; 6. Bernhard Eisel, Aut, Team Sky, s.t.; 7. Bryan Coquard, Fra, Team Europcar, s.t.; 8. Alessandro Petacchi, Ita, Omega Pharma - Quick Step Cyling Team, s.t.; 9. Peter Sagan, Svk, Cannondale, s.t.; 10. Romain Feillu, Fra, Bretagne-Seche Environment, s.t.. 81. Vincenzo Nibali, Ita, Astana Pro Team, s.t.

LA CLASSIFICA FINALE - 1. Vincenzo Nibali, Ita, Astana Pro Team, 89 ore, 59 minuti, 06 secondi; 2. Jean-Christophe Peraud, Fra, Ag2r La Mondiale, + 7'52"; 3. Thibaut Pinot, Fra, FDJ.fr, + 8'24"; 4. Alejandro Valverde Belmonte, Spa, Movistar Team, + 9'54"; 5. Tejay Van Garderen, Usa, BMC Racing Team, + 11'43"; 6. Romain Bardet, Fra, Ag2r La Mondiale, + 11'45"; 7. Leopold Konig, Cze, Team NetApp-Endura, + 14'37"; 8. Haimar Zubeldia Agirre, Spa, Trek Factory Racing, + 18'08"; 9. Laurens Ten Dam, Ola, Belkin-Pro Cycling Team, + 18'16"; 10. Bauke Mollema, Ola, Belkin-Pro Cycling Team, + 21'20".