Nibali nel segno di Pantani: scala il Tour e sogna la gloria

Dopo dieci tappe guida la classifica generale con oltre 2' vantaggio su Portee e sogna di ripetere le gesta del Pirata: "E' ancora presto, ma andrò a trovare la mamma Tonina". Si ritira anche Cancellara

Vincenzo Nibali (Lapresse)

Vincenzo Nibali (Lapresse)

Firenze, 15 luglio 2014 - Mai come in questa edizione le prime dieci tappe del Tour de France hanno emesso verdetti così secchi: esaltanti nel caso di  Vincenzo Nibali, padrone assoluto della Grande Boucle, drammatici per Chris Froome e Alberto Contador, trionfatore a Parigi nel 2007 e nel 2009. Tutto, al momento, lascia pensare a un trionfo del messinese dell'Astana sui Campi Elisi della capitale francese, il 27 luglio. Lui stesso però è il primo ad ammettere, anche scaramanticamente, ogni giorno, che il Tour è ancora lungo. 

 Il siciliano, vincitore di due delle prime dieci frazioni, ha al momento in classifica generale 2'23" di vantaggio sull'australiano Portee altri 24" di margine sullo spagnolo Valverde. La pedalata di Nibali e dei suoi compagni, con in prima fila l'eroico Michele Scarponi (ieri scivolato e poi battistrada), lascia poco margine alle eventuali rimonte. Di certo il forfait di Froome, costretto al ritiro durante la quinta tappa per gli acciacchi "accumulati" in diverse cadute, e quello di Contador, stoico a restare ieri in sella (dopo una brutta scivolata) per circa 20 chilometri nonostante una microfrattura alla tibia destra, hanno favorito lo "squalo" nella corsa verso Parigi; ma la sua condizione lascia pensare che nessuno avrebbe potuto contrastarlo in questi giorni.

Gli italiani hanno trionfato già in nove occasioni al Tour. Due volte hanno esultato Ottavio Bottecchia, Gino Bartali e Fausto Coppi; in una occasione hanno vinto Gastone Nencini, Felice Gimondi e Marco Pantani, che apposto l'ultimo sigillo italiano nel 1998. Sedici anni dopo, ci prova Nibali: "E' presto per dire che sono l'erede di Pantani: ho la sua maglia e ho promesso a sua madre Tonina di andarla a trovare dopo il Tour".

Il gruppo riparte mercoledì con la Besancon-Oyonnax, di 187.5 chilometri. Intanto, ha alzato bandiera bianca anche Fabian Cancellara. Lo svizzero ha preferito ritirarsi dalla corsa transalpina per concentrarsi sugli obiettivi di fine stagione, in particolare sulla Vuelta e sul Mondiale a cronometro.