Mercoledì 24 Aprile 2024

Nibali attaccato da Froome: "Antisportivo". Lo Squalo: "Mi ha detto cose irripetibili"

Il siciliano attacca quando la maglia gialla è attardata per un guasto meccanico. A fine gara il britannico si precipita sul pullman dell'Astana per un 'chiarimento'

Vincenzo Nibali e Chris Froome (Reuters)

Vincenzo Nibali e Chris Froome (Reuters)

La Tussuire, 24 luglio 2015 - Chris Froome attacca Vincenzo Nibali al termine della 19esima tappa del Tour de France, vinta dal siciliano in solitaria davanti a Nairo Quintana e allo stesso Froome. Lo Squalo ha azzannato la corsa scattando a 57 chilometri dall'arrivo, proprio nel momento in cui la maglia gialla perdeva le ruote del gruppo a causa di un problema meccanico. 

Froome, apparso per la prima volta in difficoltà dall'inizio di questo Tour, attacca a muso duro il siciliano dell'Astana. "Nibali ha avuto tutta la salita per attaccare, ma ha scelto il momento in cui ho avuto un problema meccanico. E' un comportamento, a mio parere, molto antisportivo. Non è nello spirito del Tour de France". L'episodio ricorda uno simile accaduto nel 2010, sempre al Tour. Quella volta Alberto Contador attaccò Andy Schleck, che aveva avuto problemi alla catena. Lo spagnolo vinse la gara e anche il Tour, che però gli fu successivamente revocato perché positivo al test anti-doping. 

Pare che Froome a fine tappa si sia precipitato sul pullman dell'Astana per 'chiarirsi' con Vincenzo Nibali. Lo squalo, dal canto suo, ha detto di non essersi accorto dell'incidente capitato al britannico. "Ero intento a parlare con il mio compagno di squadra Tanel Kangert", ha spiegato l'italiano, che è ora al quarto posto in classifica a 6 minuti e 44 secondi dalla vetta. Alla domanda su cosa il ciclista britannico gli avesse detto, Nibali ha risposto: "Non può essere ripetuto". "Gli ho detto quello che pensavo di lui", ha replicato Froome. Dopo essersele suonate in corsa, i due hanno concesso il bis anche a traguardo tagliato. Con la speranza di nuovo round domani, quando sarà la strada, e l'Alpe d'Huez, a sancire un definitivo chiarimento.