Mercoledì 24 Aprile 2024

NBA, Riley: dispiaciuto e responsabile dell'addio di Wade. È unico.

Il presidente e GM dei Miami Heat ha fatto un punto della situazione sul mercato della sua franchigia e ha parlato della dolorosa partenza di Wade e dell'infortunio che tiene Chris Bosh ai box da Febbraio

Pat Riley (LaPresse)

Pat Riley (LaPresse)

Miami, 17 Luglio 2016 – Pat Riley il presidente e general manager dei Miami Heat – nonché 8 volte campione NBA (una da giocatore, cinque da allenatore e due da presidente/GM) – ha fatto nella notte un punto della situazione sul mercato della franchigia della Florida, a dir poco deludente sino a questo momento, senza sottrarsi alle domande sulla dolorosa partenza di Dwayne Wade, che dopo 13 anni agli Heat ha scelto di tornare per la prima volta da giocatore nella sua Chicago: “ è stata una estate riflessiva – ha detto Riley – Quando nel passato abbiamo avuto la chance di vincere lo abbiamo sempre fatto come nel 2006 e nel 2012. Dal 1995, da quando ho iniziato a fare anche il gm ho imparato che ci sono quattro o cinque cose che vanno fatte tra cui il fatto di non prendersela in alcuni casi, dare sempre il meglio di se stessi, essere scettici, ma soprattutto imparare ascoltando. Queste cose mi sono tornate utili quest'estate. Quello che è successo con Dwyane mi ha addolorato – prosegue l'ex coach dei Bulls – perché avevo un progetto per il suo futuro e quando ho visto che questo piano è naufragato perché ha lasciato gli Heat mi sono sentito responsabile. Per trattenerlo, non potevo però rinunciare ad altre operazioni che permettessero al club di vincere di nuovo. Sono già passato da situazioni simili come gli addii di Jordan e O'Neall ma Dwyane è unico e mi mancherà. Non ci siamo ancora parlati dalla sua decisione ma gli scriverò una lunga lettera per esternare tutti i miei pensieri”.

Riley ha poi accennato anche alla situazione clinica di Chris Bosh, fermo da febbraio a causa di coaguli sospetti nel sangue che hanno spinto la franchigia a vederci più chiaro e non farlo giocare: “da un punto di vista medico non riesco a poter esporre un quadro completo. Sta comunque migliorando giorno dopo giorno e si confronta sempre più spesso con il team dei nostri medici. So quanto lui voglia tornare in campo e tutti noi speriamo che ciò possa accadere quanto prima, ma non possiamo ancora fare previsioni. Ripeto, speriamo solo che si evolva tutto positivamente al più presto”.

Nel frattempo da Los Angeles arriva la notizia del passaggio di Brandon Bass dai Lakers ai Clippers, mentre nella tarda serata di ieri a San Francisco è venuto a mancare a soli 74 anni Nate Thurmond, membro dal 1985 della Hall of Fame e leggenda dei Warriors dove è rimasto da giocatore e poi dirigente per decenni. Thurmond concluse la sua carriera a 15 punti e 15 rimbalzi di media e fu il primo giocatore a siglare la una quadrupla doppia in un match NBA: ci riuscì nel 1974 contro Atlanta quando segno 22 punti, raccolse 14 rimbalzi, distribuì 13 assist e piazzò ben 12 stoppate agli avversari. Tra i suoi record c'è anche quello di aver raccolto 40 rimbalzi in una sola gara: oltre a lui riuscirono in questa impresa soltanto Wilt Chamberlain, Bill Russell e Jerry Lucas.