Martedì 23 Aprile 2024

Nba, Warriors-Thunder 120-111. Curry salva Golden State

Non bastano i 71 punti della coppia Durant-Westbrook: Steph ne fa 31. Golden State sopravvive all'elimination game: si giocherà nella notte tra sabato e domenica alle 3.00 a Oklahoma

Step Curry rivede la luce

Step Curry rivede la luce

Bologna, 27 maggio 2016 - Golden State risponde all'ultima chiamata, o Oklahoma manca il primo match point per le NBA Finals. "We're not going home" ha gridato Curry. A Ovest non ci si annoia, i campioni in carica rialzano la testa.  Ma OKC non molla la presa

Golden State Warriors-Oklahoma city Thunder 120-111 (Serie 2-3). "Non stiamo andando a casa". Proprio così, i Warriors sono sopravvissuti e non hanno mollato lo scettro di campioni in carica. Sono ancora sotto nella serie, ma sono vivi. E l'urlo di Steph Curry lo testimonia: l'MVP è tornato tale nei fatti, con 31 punti (9/20, 10/10 ai liberi) in 37', 7 rimbalzi e 6 assist. Ha impiegato qualche minuto, ma s'è acceso nel secondo quarto (7 punti negli ultimi 58 secondi) e nell'ultimo periodo ha risposto a Durant, che aveva messo la tripla del 103-98 a 4'34" dalla fine, con un gioco da tre punti.

Golden State di fatto ha sempre guidato, non dominato, la gara, prima a ritmi bassi (25-21 il primo quarto) poi a passo di carica (39-34 nell'ultimo). Trovando in Klay Thompson un'ottimo terminale (27 punti, 8/21), ma soprattutto un ottimo gioco corale con Bogut (15 e 14 rimbalzi), Green (11 e 13) e anche in Speights (14 punti e 7 rimbalzi in 8'!). Oklahoma stavolta non ha dominato a rimbalzo (45 pari) e non sono bastate le performances di Kevin Durant (40 punti, 12/31, 13/13 ai liberi, 7 rimbalzi) e Russell Westbrook (31 punti, 11/28,1/9 iniziale, 7 rimbalzi e 8 assist). Eccezionali i loro 71 punti in coppia, fantastico a tratti KD, ma il contesto non è stato all'altezza, o per lo meno non come in gara tre e quattro.

Gara sei a Oklahoma è in programma nella notte tra sabato e domenica alle 3.00.

Altra occasione per i Thunder per chiudere i conti, mentre i GSW dovranno ancora lottare per sopravvivere.

Le azioni decisive di Steph Curry