Giovedì 18 Aprile 2024

Play-off NBA, Chicago batte Cleveland e i Clippers travolgono i Rockets

Le semifinali di Conference cominciano con due vittorie esterne, non brilla Lebron James e L.A. decolla anche senza Paul

Derrick Rose, 25 punti per espugnare Cleveland (Olycom)

Derrick Rose, 25 punti per espugnare Cleveland (Olycom)

New York, 5 maggio 2015 - La notte dei corsari. I play-off NBA hanno offerto una doppia sorpresa a questo giro delle semifinali di Conference. I Clippers hanno vinto a Houston senza la superstar Chris Paul e Chicago ha espugnato Cleveland. Fattore campo ribaltato, ma la corsa sarà lunga in serie sempre al meglio delle sette partite, che si presentano quanto mai equilibrate.

I Clippers dopo la serie strappacuore vinta all’ultimo pallone contro gli Spurs campioni uscenti, hanno mostrato di avere ancora parecchia benzina. Los Angeles ha subito sbancato Houston 117-101, dominando senza la superstar Chris Paul, eroe in gara 7 contro San Antonio, ma tenuto fermo dall’acciacco al bicipite femorale. I Rockets hanno girato a vuoto, con i loro trascinatore “Barba” Harden tenuto a 20 punti (6/13) e a una marea di palle perse (9). I Clippers invece, guidati da Doc Rivers in panchia e da suo figlio Austin (che ha sostituito Paul in regia) hanno saputo aspettare il momento propizio dopo un inizio deciso di Houston (34-21 per i texani). Lo strapotere fisico e anche tecnico di Blake Griffin, autore di una monumentale tripla doppia (26 punti con 9/19, 14 rimbalzi e 13 assist) ha trainato i californiani alla riscossa, fino all’aggancio a quota 57. E poi al sorpasso con JJ Redick (17 punti, 3 triple a segno) il tiratore bianco di Duke, trovato però con una coraggiosa entrata a canestro. Così, preso un vantaggio (83-77) a fine terzo quarto, l’altra Los Angeles (quella ora dominante, con i Lakers in disgrazia) ha progressivamente preso il largo con le bombe di Barnes e Crowford che hanno congelato il finale. Rivincita domani notte, sempre a Houston.

Arditi anche i Chicago Bulls, che hanno sbancato 99-92 il campo dei Cleveland Cavs. Altra sorpresa, con Lebron James che ha fatto un po’ di tutto (19 punti, 15 rimbalzi, 9 assist, ma 3/11 nel secondo tempo) ma non la differenza. Non sono bastati i 30 punti di Kyrie Irving (10/23, 9/9 ai liberi) ai Cavs, privi della terza punta Kevin Love (out per la stagione). I Bulls hanno prodotto una efficace prova corale, come d’abitudine durante la stagione. Impostata sulla difesa, concedendo il 42% dal campo ai Cavs e spinta dal Rose (25 punti), Pau Gasol (21 e 10 rimbalzi) e Butler (20, 16 nella ripresa) che ha turno hanno tenuto a galla. I big three, con due terzi dei punti di squadra (66 su 99) sono stati loro. Mettendo le carte in tavola da subito. Chicago ha sprintato nel primo quarto (27-15) per poi essere riavvicinata da una scarica di canestri di Irving. Pareggio di Cleveland a inizio del terzo quarto a quota 51, ma subito dopo ha replicato con un 15-0 che ha ristabilito le gerarchie. L’ultimo assalto, con i Cavs risaliti fino a -2 (88-86 a 5’ dal termine) prima che sette punti di Butler chiudessero la questione. Domani notte gara due, sempre a casa di Lebron James.