NBA: gli Warriors fanno dodici, Westbrook da urlo

Dodicesima vittoria di fila per Golden State. L'asso dei Thunder firma l'ottava tripla doppia stagionale e trascina i suoi al successo a New York. Bene anche Charlotte, Washington, Toronto, Utah e Boston

I Golden State Warriors

I Golden State Warriors

Bologna, 29 novembre 2016 - I Golden State Warriors hanno definitivamente ingranato la marcia e adesso fermarli appare impresa per pochissimi. Ci hanno provato in tutti i modi gli Atlanta Hawks, che alla fine si sono dovuti arrendere 105 a 100. Punteggio in equilibrio per tutti i 48' di gioco, con gli ospiti trascinati dai 24 punti di Schröder e dalla doppia doppia di Howard (14 punti più 16 rimbalzi). La difesa di coach Budenholzer ha fatto il resto, limitando l'attacco atomico dei vicecampioni NBA (117.6 punti di media a gara). Non è bastato però per sbancare la Oracle Arena, campo violato solamente dai San Antonio Spurs alla prima uscita dell'anno.

BIG THREE IMPLACABILI - Decisivi per centrare la dodicesima vittoria di fila e agguantare il miglior record della Lega (16-2), sono stati manco a dirlo i "Big Three". Curry, Durant e Thompson hanno messo insieme qualcosa come 70 punti, con l'asso ex Oklahoma City Thunder che ha firmato una doppia doppia (25 punti e 14 rimbalzi). A dare loro una mano ci hanno pensato Iguodala, con alcuni canestri pesanti nel quarto quarto, e Green, autore di un paio di stoppate nell'ultimo minuto. L'amalgama fra Curry e Durant tanto ricercata da coach Kerr piano piano sembra diventare realtà. Non appena gli Warriors troveranno l'equilibrio ideale fra attacco, dove il talento abbonda, e difesa, dove manca un vero "rim protector", allora diventeranno ancora più inarrestabili.

MISTER TRIPLA DOPPIA - Oltre a Golden State, a prendersi le luci della ribalta è stato, per l'ennesima volta, Russel Westbrook, che ha siglato l'ottava tripla doppia della stagione (27 punti, 18 rimbalzi e 14 assist), utile per vincere in quel di New York per 103 a 112. Il numero 0 dei Thunder ha inscenato un duello con Rose, il quale ha chiuso la partita con 30 punti, ben coadiuvato da Porzingis (21 punti). Fondamentale con un rimbalzo offensivo e un layup nel finale Kanter per Oklahoma, che al pari di Westbrook è stato il miglior marcatore dei suoi.

SORRISO PER IL BELI - Nella nottata NBA c'è stata gloria anche per Marco Belinelli e per gli Charlotte Hornets, che sono tornati al successo, battendo Memphis 104 a 85. L'italiano ha messo a segno 6 punti (solo 2 su 9 al tiro in 21' di utilizzo), assistendo allo show della coppia Walker-Lamb, decisivi con 21 punti a testa. Stesso record della franchigia di Michael Jordan (10-7) è quello dei Boston Celtics, corsari a Miami. Gli Heat hanno pagato le diverse assenze e una serata storta al tiro da tre. Dragic (27 punti) e Whiteside (25 più 17) non sono stati sufficienti, perché dall'altra parte la squadra di coach Stevens ha mandato 6 uomini di doppia cifra, con Thomas che ne ha infilati 25.

Meglio di Boston e Charlotte, stanno facendo per ora i Toronto Raptors, vittoriosi per 122 a 95 sui derelitti Philadelphia 76ers. Rimanendo ad est, i Washington Wizards hanno avuto ragione dei Sacramento Kings (101 a 95) dopo un tempo supplementare, trascinati dai 31 punti di Beal e dalla doppia doppia di Wall (19 punti più 11 assist), a cui ha risposto Cousins, con un'altra prestazione monstre da 36 punti e 20 rimbalzi. Infine, bene anche gli Utah Jazz, che hanno regolato i Minnesota Timberwolves per 112 a 103.

Francesco Bocchini