James Harden (LaPresse)
Denver (Stati Uniti), 31 dicembre 2016 – Finisce con una sconfitta casalinga per 124-122 il 2016 di Danilo Gallinari e dei Denver Nuggets che si inchinano di fronte ai Philadelphia 76ers che giocano in maniera gagliarda riuscendo a comandare le operazioni per quasi tutto l'arco della gara arrivando allo sprint finale sopra di quattro punti: Jokic sbaglia intenzionalmente il terzo libero a disposizione per offrire ai compagni un rimbalzo in attacco prezioso ma Faried prima e Chandler poi falliscono il colpo del pareggio da sotto. Gallinari chiude il suo anno con 18 punti segnati ma con un 4/11 dal campo. 23 punti a testa per Embiid e Ilyasova. Finisce in bellezza anche l'anno solare dei Warriors che battono 108-99 i Mavericks che fino all'ultimo provano però a recuperare mettendo a segno un parziale di 30-17 nel quarto quarto risultato però non sufficiente: 29 punti con 5/11 dalla lunga distanza per un caldissimo Klay Thompson top scorer della serata e 19, conditi da 11 rimbalzi e 10 assist per un granitico Kevin Durant .
A Houston arriva invece la quinta sconfitta consecutiva per i Clippers che vengono letteralmente travolti 140-116 dai Rockets del solito, strepitoso, James Harden che mette a referto l'ennesima tripla doppia di stagione (30 punti, 13 rimbalzi e 10 assist) spingendo i suoi a scavare un solco importante per distanziare gli avversari già nel primo quarto concluso 37-23. Tantissimo nervosismo in casa Clippers con Doc e Austin Rivers che hanno lasciato anzitempo il campo per espulsione. Nottata a dir poco da ricordare anche per Isaiah Thomas che saluta il 2016 con la miglior prestazione in carriera: 52 punti di cui 29 nel solo ultimo quarto che hanno dato un contributo determinante ai Celtics per sconfiggere 117-114 i Miami Heat che incassano il quarto ko di fila. Thomas diventa così il quarto giocatore dei Celtics a segnare almeno 50 punti a partita. I 23 punti e 18 rimbalzi di Anthony Davis spingono i Pelicans all'ultimo sorriso di un anno un po' sfortunato: contro i Knicks – che non riescono a tirare sopra il 40% pur siglando 67 punti con il solo tridente Rose-Porzingis-Anthony – termina 104-92 al termine di un match che ha mostrato i grandi progressi sul piano del gioco fatti da New Orleans. Wiggins (31 punti), LaVine (24) e Towns (18 punti e 16 rimbalzi) compongono invece il trio che ultimamente fa le fortune di Minnesota che anche questa volta la spunta battendo i Bucks 116-99 prendendo il largo già nei primi 12 minuti (34-21). Infine chiudono le agevoli vittorie di Atlanta (105-98 su Detroit), San Antonio (110-94 su Portland), Washington (118-95 su Brooklyn) e Indiana(111-101 su Chicago).