Giovedì 18 Aprile 2024

NBA, Draymond Green attacca: non siamo arroganti. Non conta il parere degli haters

L'asso dei Warriors ha lanciato un forte attacco ha chi, anche tra i colleghi, ha bollato i Warriors come arroganti dopo aver preso anche Kevin Durant, spiegando come l'unica cosa che per i californiani conta è lavorare bene e vincere

Draymond Green (LaPresse)

Draymond Green (LaPresse)

Oakland (Stati Uniti), 24 Ottobre – La lunga attesa sta per finire: domani notte – ora italiana – comincia infatti il campionato NBA 2016/17. Già dalla vigilia tutti gli occhi sono puntati sui Cleveland Cavaliers campioni in carica e sui loro sfidanti nelle ultime due edizioni delle Finals: i Golden State Warriors. I californiani .- reduci da una stagione in cui hanno messo a segno il record assoluto di 73 vittorie in stagione regolare ma nell'atto decisivo hanno ceduto e si sono fatti rimontare dai Cavs di uno strepitoso James – sono alla ricerca di un pronto riscatto e per ottenerlo hanno, come risaputo, convinto Kevin Durant a sposare il progetto dopo otto anni trascorsi agli Oklahoma City Thunder. Questa mossa è stata vista da molti addetti ai lavori e supporter di altre franchigie come una sorta di atto di prepotenza che crea squilibri sostanziali nella lega, ma i californiani hanno sempre cercato di respingere questa tesi e l'ultimo a farlo è stato proprio Draymond Green, tuttofare dei Warriors che con il suo gioco è stato preziosissimo per la conquista del titolo nel 2015: “Alcune persone dicono che siamo arroganti, ma secondo me non è così. Noi dobbiamo semplicemente essere come siamo. Non importa come la gente ti dipinge o vuole che tu si e che tu giochi. L'unica cosa che conta è scendere in campo e lottare facendo il massimo. La gente ti dipinge come vuole che tu sia, ma l'unica cosa che è veramente importante quando si gioca è fare o non fare risultato”.

Green sferra poi un attacco diretto agli “haters”, tra cui velatamente mette anche qualche collega: “Spesso quando fai bene le cose e riscuoti successo generi invidia e odio da parte della gente e di chi ti circonda. Solitamente infatti il successo porta con se anche un grande alone di sentimenti negativi da parte della gente. Il fatto che Durant sia venuto ai Warriors può un pochino peggiorare questo aspetto, ma con il successo che riscuotiamo anche per il nostro gioco alcune persone ci odiano e ci odieranno lo stesso”.

Il campo per Green resta comunque l'unico giudice delle performance di un giocatore: “Ripeto. Per noi non devono essere importanti i commenti della gente che ci ama o che ci odia. Alla fine della giornata dobbiamo guardare solo ad aver fatto bene il nostro lavoro perché tanto saremo sempre valutati per i nostri successi o insuccessi”.

MATTEO AIROLDI