Mercoledì 24 Aprile 2024

Nba, Curry e Lebron trascinatori. Male Belinelli, Gallinari non basta

Successi per Golden State (terzo quarto da 50 punti) e Cleveland. Cousins perde la sfida fra nuovi acquisti con Williams, mentre sorridono Detroit, Sacramento e Portland

Stephen Curry

Stephen Curry

Bologna, 24 febbraio 2017 - Archiviato il mercato e la pausa per l'All Star Weekend, nella notte si è tornati a fare sul serio su sei parquet Nba. Alla Oracle Arena, i Golden State Warriors continuano a dettare legge, anche se serve loro un terzo quarto da 50 punti (terza volta che accade negli ultimi 20 anni) per avere ragione dei Los Angeles Clippers. Dopo un ottimo inizio, grazie soprattutto alla scarica di Curry (35 punti), i padroni di casa si vedono rimontare e sorpassare nella seconda frazione, nella quale gli uomini di coach Rivers prima firmano un parziale di 15 a 0, poi un 17 a 8 che permette loro di andare negli spogliatoi avanti di 18.

FENOMENALE CURRY - Al rientro la musica cambia decisamente e i vicecampioni, trascinati dalle triple di Durant (25 punti e 15 rimbalzi), tornano a contatto. Gli ospiti però non ci stanno e provano a rispondere colpo su colpo con Crawford e Rivers (19 punti per entrambi), almeno fino all'ennesima sfuriata di Curry (con tanto di bomba sulla sirena) che porta i suoi sul +12. Nell'ultimo periodo gli Warriors allungano ulteriormente fino al massimo vantaggio di +23, per poi chiudere sul 123 a 113 della sirena finale. Per Golden State, oltre ai già citati Curry e Durant, ottimo il contributo di Thompson (18 punti), mentre ai Clippers non basta la doppia doppia di Jordan (17 punti più 11 rimbalzi).

LEBRON IN TRIPLA DOPPIA - Successo anche per i Cleveland Cavliers, che alla Quicken Loans Arena battono per 119 a 104 i New York Knicks. Dopo il buon avvio dei viaggianti, guidati da Lee (25 punti) e Anthony (20), i campioni in carica cambiano passo nel secondo quarto, grazie alla tripla doppia di Lebron James (18 punti, 13 rimbalzi e 15 assist) e al contributo dalla panchina dei vari Korver, Jefferson e Williams. Avanti di diciotto lunghezze all'intervallo, Irving (23 punti) e compagni subiscono nella terza frazione la rimonta della squadra di coach Hornacek, che torna a -8. Un Lebron dominante però chiude l'incontro nell'ultima frazione, nella quella Korver diventa il secondo marcatore di serata per Cleveland con 20 punti.

DEBUTTO SHOW PER WILLIAMS, GALLO NON BASTA - Deludono invece gli Charlotte Hornets e i New Orleans Pelicans. La franchigia di Micheal Jordan si arrende in casa dei Detroit Pistons per 114 a 108 dopo un tempo supplementare e soprattutto dopo aver sprecato nel quarto finale un vantaggio di 15 punti. Belinelli (4 punti) ha la palla per decidere la sfida nei regolamentari, ma il suo tentativo è sbagliato e nell'overtime un grande Caldwell-Pope (33 punti) trascina i suoi alla vittoria. I Pelicans, nonostante l'arrivo di Cousins, che va subito in doppia doppia (27 punti e 14 rimbalzi), vengono battuti nettamente dagli Houston Rockets per 129 a 99. Decisive per i texani le prove del neoacquisto Williams (27 punti), di Gordon (19 punti) e di Harden (13 punti e 14 assist). Serata amara anche per i Denver Nuggets, ai quali non basta il rientro di Gallinari (15 punti) per avere la meglio dei Sacramento Kings, in uno scontro diretto per l'ottavo posto a Ovest: Cauley Stein (25 e 10 rimbalzi) e compagni si impongono per 116 a 110. Infine, sorridono i Portland Trailblazers, che sbancano il campo degli Orlando Magic per 112 a 103.

Francesco Bocchini