Nba, Charlotte ancora ko. Thomas gela Atlanta. I Cavs tornano a sorridere

Quarto ko di fila per Charlotte che viene sconfitta 102-93 dai 76ers (6 punti per Belinelli). Isaiah Thomas regala a Boston il successo allo scadere su Atlanta (103-101) mentre Cleveland batte agilmente Sacramento 120-108

Isaiah Thomas (LaPresse)

Isaiah Thomas (LaPresse)

Philadelphia (Stati Uniti), 14 gennaio 2017 – I Philadelphia 76ers ci hanno preso la mano e dopo aver sconfitto i Nets e i Knicks hanno centrato la terza vittoria consecutiva sconfiggendo 102-93 gli Hornets. Non succedeva da tre anni che la franchigia della Pennsylvania vincesse tre gare di fila e i principali responsabili se così si può dire – di questo buon momento dei 76ers portano i nomi di Dario Saric – vecchia conoscenza europea nonostante i soli 22 anni – e Joel Embiid, noto tanto per le sue stravaganze fuori dal campo quanto per i suoi numri sul parquet. Contro Belinelli (6 punti in 22 minuti per lui) e compagni il centrone camerunense ha di nuovo sfondato il muro dei 20 punti, segnandone 24 e raccogliendo anche 8 rimbalzi, mentre ol croato è arrivato a quota quindi con 6 rimbalzi.

Un'incidenza sul risultato molto alta, quasi come quella di Isaiah Thomas che anche questa notte ha vestito i panni dell'assoluto protagonista segnando altri 28 punti ma soprattutto il jumper allo scadere che ha permesso ai Celtics di sbancare Atlanta stoppando la striscia di sette vittorie consecutive (prima sconfitta del 2017 per Howard e compagni) e la rimonta finale degli Hawks, costretti al 103-101 finale. Dopo due sconfitte ravvicinate tornano al successo i Cleveland Cavaliers che pur senza strafare battono 120-108 Sacramento preparandosi alla sfida contro i Warriors del 17 nel migliore dei modi: 26 punti per Irving, capofila dei suoi, e 16 a testa per James e Thompson. Consueta doppia doppia invece per Love arrivato a quota 15 punti e 18 punti.

Subito dietro ai campioni in carica prosegue il cammino di Toronto che surclassa i Nets con 48 punti del duo DeRozan-Lowry. Vittoria tutt'altro che complicata anche per i Jazz che asfaltano 110-77 Detroit guidati da Hodd (27 punti), Hill (22) e Gobert (29), mentre Memphis mette a segno una grande rimonta a spese dei Rockets che hanno subito un 59-41 complessivo nel secondo tempo dilapidando un vantaggio di 15 lunghezze a metà del terzo quarto e hanno perso 110-105. Anima e cuore della rimonta è stato Tony Allen che ha portato a casa 22 punti con 9/10 al tiro. Per Harden 27 punti e 9 rimbalzi. Infine vincono anche Minnesota – che batte 96-86 OKC grazie ad uno strepitoso Towns da 29 punti e 15 rimbalzi (per i Thunder diciannovesima tripla doppia stagionale di Westbrook) – e Milwaukee (116-108 su Miami), Orlando (115-109 su Portland).