Martedì 23 Aprile 2024

Conte si rituffa nel passato, ma resta il rebus sul futuro

Il ct sfida l'Inghilterra nella città dove ha vinto tutto da calciatore e allenatore con la Juve che però lo attacca spingendolo a lasciare. E la Fiat degli Agnelli, storico sponsor, vuole abbandonare gli azzurri

Antonio Conte (Lapresse)

Antonio Conte (Lapresse)

Torino, 30 marzo 2015 - Una Nazionale che si presenta a Torino, guidata dall’ex tecnico bianconero degli ultimi tre scudetti, con il mal di Juve, sotto forma delle polemiche e della preoccupazione per l’accoglienza dello stadio, con l’aggiunta di nuovi aspetti commerciali, è l’ultimo paradosso del calcio. "Chiedo di poter lavorare in pace, ma certe cose feriscono, e ho una memoria da elefante", ha evidenziato Conte, seccato e permaloso, subito dopo il pareggio triste ma utile di Sofia.

A Torino, tifosi e autografi davanti all’albergo della squadra azzurra, la prima risposta è stata positiva, un saluto affettuoso. Ma quello che resta, nella memoria del ct, è l’intervento polemico da parte di John Elkann, nel giorno del balletto dei referti sul ginocchio di Marchisio. Quando ha deciso, ripagatissimo (quattro milioni netti all’anno, più bonus vari) di accettare la proposta di Tavecchio, Conte non aveva messo in conto l’ostilità del suo ex mondo. Lo strappo fra la nazionale e casa Juve si allarga ad altri aspetti, non meno delicati.

E’ a rischio il rapporto storico di partnership tra Fiat e gli azzurri. Le due vicende non sono obbligatoriamente collegate, ma domani sera, salvo ripensamenti repentini, non ci sarà la pubblicità Fiat allo stadio di Torino. Come ha spiegato Marco Bogarelli, presidente di Infront Italia, l’advisor della federazione, l’offerta presentata dalla Fiat è stata al ribasso, e ci sarebbero in corso trattative per abbinare il marchio azzurro a Toyota e Wolkswagen. 

Gli juventini in nazionale si schierano con il tecnico. "Conte non si merita tutto questo, siamo con lui", la solidarietà di Chiellini. E Barzagli manda un messaggio, quasi un appello, al pubblico dello Juventus Stadium: "Mi aspetto applausi per Conte, anche in nome del suo passato alla Juve". Si stanno mobilitando anche i tifosi, per evitare una figuraccia: "Niente fischi, solo applausi per Conte", la richiesta lanciata da Paolo Bertinetti, presidente dell’associazione nazionale amici della Juventus. Si cerca di evitare un caso.  A Sofia, il trio bianconero della difesa non ha retto, in quei sei minuti di sbandamento. Della serata di sabato, da salvare il pareggio, perché poteva andare meglio ma anche peggio, Eder, la voglia di non arrendersi e poco altro. Male anche Zaza e Immobile. "Sono arrabbiato con me stesso, così non va", l’autocritica dell’attaccante del Sassuolo, che non segna da due mesi, dal gol all’Inter del 1 febbraio. Per Immobile, nel 2015, solo due gol, alla Dinamo Dresda, nella coppa tedesca con il suo Borussia Dortmund. Domani sera, dunque, esame torinese per il ct. Il suo progetto azzurro, sostiene il presidente della Figc Tavecchio, andrà avanti, anche se il Milan, ad esempio, sarebbe sempre interessato al tecnico in caso di strappo. Intanto per Conte, nella sua Torino, a da passà a nuttata.