Napoli, Sarri: non firmo per il secondo posto

Il tecnico toscano, seppur afflitto da una penuria di pedine della retroguardia, stuzzica la Juve e mette in guardia dai pericoli del Milan: ''Occhio a Suso e Bonaventura.''

Maurizio Sarri (LaPresse)

Maurizio Sarri (LaPresse)

Napoli, 20 gennaio 2017 - Superata la sbornia per l'incontro con Maradona, per Sarri è tempo di sfidare il Milan di Montella, seppur la vigilia in casa Napoli sia tormentata: dell'emergenza difensiva e di molto altro il tecnico toscano ha parlato oggi in conferenza. DIEGO, CHE EMOZIONE - Le prime parole sono proprio appannaggio del Pibe de Oro. ''Mi sono commosso ed è una cosa che non mi succede quasi mai: per quelli della mia generazione lui rappresenta il calcio e per la città è l'emblema delle uniche vittorie che sono arrivate. E' un personaggio apprezzato al di là della maglia e spero che abbia lasciato sensazioni positive pure ai calciatori, nonostante il gap di età: l'incontro con Maradona per loro deve essere una motivazione in più.'' BANCO DI PROVA - Il focus della conferenza si sposta sull'incontro di domani sera contro il Milan. ''Sarà un test importante per entrambe le squadre perché ci dirà a che punto siamo: loro hanno fatto passi da gigante grazie all'allenatore e sono stati bravi a ricompattare l'ambiente. Per noi sarà difficile - continua Sarri - perché è un campionato strano in cui, oltre a non poter fallire con le medio-piccole, è necessario vincere anche gli scontri diretti dato che ci sono squadre che viaggiono a una velocità stellare. Temo Suso e Bonaventura perché sono giocatori bravi a saltare l'uomo e lo faranno anche domani: dobbiamo prestare attenzione anche ai loro movimenti tra le linee, un'altra grande qualità che possiedono.'' SITUAZIONE INFERMERIA - Non potevano mancare le domande sullo stato di salute di un Napoli più che mai incerottato. ''Siamo stati in emergenza tutta la settimana e abbiamo preparato la sfida con i ragazzi della Primavera: Albiol ha ancora la febbre ma speriamo di recuperarlo, Tonelli ha lavorato in gruppo ma prova dolore e Maksimovic sta bene.'' Proprio sul centrale serbo Sarri approfondisce il discorso. ''Non è facile cambiare modo di giocare, ha lavorato spesso in una difesa a 3 e deve affrontare un lungo processo di crescita: se ci riuscirà diventerà un giocatore importante. Allan? Secondo me sta facendo meglio dell'anno scorso ma il rendimento di Zielinski lo sta mettendo un po' in ombra.'' SCUDETTO, CI PROVIAMO? - Infine la chiosa sul solito tarlo del tricolore, fomentato da una Juve che comincia a mostrare i segni del tempo. ''Io non firmo per il secondo posto: loro restano di un'altra categoria ma se mi fossi accontentato 10 anni fa sarei rimasto in Serie C e invece non bisogna mai farlo.''