Firenze, 21 settembre 2014 - Se la Fiorentina può finalmente sorridere, il Napoli rischia di entrare in una profonda depressione. Risultati opposti per due delle quattro reduci dell'Europa League. I viola ottengono il primo successo in campionato: sul campo di un'Atalanta che non ha affatto demeritato, in attesa di Gomez è lo sloveno Kurtic a regalare i tre punti ai suoi. Pomeriggio di gloria per l'Udinese di Stramaccioni che al Friuli infligge al Napoli la seconda sconfitta consecutiva acutizzandone una crisi di risultati che inizia a diventare preoccupante. E' Danilo a punire Benitez, già a -6 dalla vetta della classifica.
UDINESE-NAPOLI 1-0: L'inizio di stagione del Napoli è un incubo. Una sconfitta forse immeritata per quel che si è visto ma che apre scenari di crisi profonda per una squadra che non riesce a ritrovarsi. Brava l'Udinese a difendersi con ordine e ad approfittare delle amnesie difensive degli azzurri. Benitez rivoluziona la squadra e spiazza tutti: illustri esclusi in panchina, come Mertens, Inler e Hamsik, centrocampo inedito con Gargano al fianco dell'esordiente Lopez e trequarti con Michu al debutto dal 1' e Zuniga in versione ala offensiva. La conseguenza è che la squadra appare poco propensa ad osare anche se dietro soffre poco. Risultato? Il primo tempo è tutto nello sterile possesso palla degli azzurri che non velocizzano la manovra e non riescono a mettere in difficoltà più di tanto l'Udinese e in due-tiri in porta-due degni di essere menzionati, ovvero un destro di Badu a inizio gara dopo uno svarione di Britos ed un clamoroso palo di Gargano al 35' su assist di un peraltro spaesato Michu. E' vero che si è giocato quasi sempre nella metà campo friulana ma Karnezis non ha quasi mai corso rischi.
La ripresa si apre con un moto d'orgoglio dell'Udinese, poi Benitez comincia a cambiare le sue pedine. Fuori Zuniga e dentro Callejon con lo spagnolo che sfiora subito il gol esaltando le doti del portiere udinese, bravo in precedenza a respingere anche su Higuain. Sembra l'anticamera di un assedio del Napoli ma arriva a sorpresa invece il gol dell'Udinese al 25': punizione di Di Natale, Koulibaly prolunga con l'intenzione di spedire il pallone in angolo ma serve Danilo che insacca. Il Napoli cambia tutto: dentro Mertens e De Guzman ma i minuti passano e di occasioni da gol non se ne vedono. Gli azzurri perdono lucidità e non riescono a trovare il pari, fa festa il Friuli: per il Napoli è crisi nera.
ATALANTA-FIORENTINA 0-1: C'è voluto un gol di Kurtic, che era entrato da appena due minuti, un paio di prodezze di Neto e una gara di sofferenza e concretezza alla Fiorentina per conquistare la prima vittoria in campionato. Battuta a Bergamo un'Atalanta bella e sterile, che forse non avrebbe meritato una punizione così severa. Il primo tempo è frizzante e ai punti avrebbe premiato i bergamaschi, più concreta nelle verticalizzazioni e nei cambiamenti di gioco soprattutto nella prima mezz'ora. Sfortunato Baokye quando vola in contropiede e si vede deviare il suo tiro sul palo da un miracoloso Neto. Anche Estigarribia si mette in evidenza prima che due volte Alonso e poi Cuadrado facciano venire i brividi al portiere Sportiello. C'è spazio anche per un rigore reclamato da Aquilani con l'arbitro Russo che lascia correre e poi tutto viene rinviato alla ripresa.
La beffa per l'Atalanta, che inizia con cipiglio e coraggio, si concretizza al 13': Mati serve Kurtic, entrato da appena due minuti, che da destra converge a sinistra per colpire in diagonale spedendo in rete. I bergamaschi accusano il colpo e rischiano la botta del ko ma prima Gomez e poi Ilicic vengono neutralizzati in extremis. L'Atalanta prova il forcing nel quarto d'ora finale, dopo l'ingresso di Bianchi ma Neto salva la porta viola prima su Benalouane e poi due volte (con l'aiuto anche del palo) sul Papu Gomez. L'ultimo brivido nel recupero quando Alonso salva su tiro a colpo sicuro di Boakye. Per Montella sono tre punti d'oro, per la squadra di Colantuono una beffa.