Venerdì 19 Aprile 2024

Napoli, ancora gelo tra Sarri e De Laurentiis

Non c'è pace tra il tecnico toscano e il patron azzurro che, in occasione dell'assegnazione della Panchina d'Oro, si sono ignorati a vicenda Sarri vince Panchina d'Oro / FOTO / VIDEO

Maurizio Sarri, premiato ieri a Coverciano

Maurizio Sarri, premiato ieri a Coverciano

Napoli, 28 marzo 2017 - Il primo round va a Sarri: la speranza dalle parti di Castel Volturno è che la vittoria della Panchina d'Oro sia solo un antipasto dell'imminente doppio confronto con la Juventus che già anima gli ardori della città campana. Assieme a un retrogusto amaro che riguarda proprio il prestigioso riconoscimento portato a casa ieri dal tecnico azzurro. GUERRA DEL SILENZIO - Non è sfuggito ai più attenti un dettaglio non di poco conto: in occasione del discorso di ringraziamento, Sarri non ha dedicato alcuna parola a De Laurentiis e lo stesso ha fatto il patron, di solito molto attivo su Twitter ma ieri stranamente ammutolito. Andiamo con ordine: toccanti le parole dell'allenatore toscano che ha ringraziato la società partenopea e l'Empoli, ovvero le tappe principali della sua carriera, con annessi saluti ai rispettivi DS, Giuntoli e Carli. E ADL? Nemmeno menzionato, nonostante sia l'artefice del suo approdo all'ombra del Vesuvio, con tanto però di tira e molla dovuti al corteggiamento contemporaneo ad altri allenatori che poi risposero picche: non è però questo il motivo di attrito tra Sarri e il patron azzurro, con il punto di non ritorno toccato nella famosa notte di Madrid. Pensiero troppo malizioso? Può darsi ma il silenzio di De Laurentiis sembra la conferma di un rapporto ai minimi storici nonostante le smentite di rito, quelle atte a salvare la stagione in corso. E poi? LA PANCHINA DELLA DISCORDIA - ''Ho tre anni di contratto con il Napoli'', è stata la risposta di Sarri a chi gli chiedesse del suo futuro, diviso tra l'ambizione di scalfire lo strapotere Juve e la voglia di lavorare in un clima di maggiore stima. Quella che sembra svanita dopo i dissapori tra ADL e il suo allenatore, reo anche di aver bruciato quel Gabbiadini ''costretto'' a emigrare verso altri lidi: insomma, al di là di quanto sancito dal contratto, il futuro della panchina azzurra è tutt'altro che d'oro. A proposito: il riconoscimento assegnato all'ex tecnico dell'Empoli ha diviso stampa e tifosi. Al partito di chi si è trovato d'accordo con il trionfo di Sarri, a cui viene riconosciuto il merito di aver portato una nuova idea di calcio, si è opposta la fazione che ha evidenziato come nella passata stagione l'allenatore non abbia saputo beneficiare di due bonus come le 36 gemme di Higuain e una Juventus che ha lasciato un girone di vantaggio. In Italia raccogliere l'unanimità dei consensi quando si tratta del Dio pallone è una missione davvero impossibile.