Sabato 20 Aprile 2024

MotoGp, i dubbi di Rossi: "Nel 2018 inizio poi vediamo"

Perplessità sul proseguire la carriera. E su Valencia: "Dovizioso ci proverà"

Valentino Rossi (Ansa)

Valentino Rossi (Ansa)

Milano, 8 novembre 2017 - Quest'anno è andata così. Anche quest’anno il decimo titolo è stato un sogno svanito una manciata di Gp fa. Ma Valentino Rossi è un osso duro. E chi l’ha detto che questo è il suo ultimo contratto. Mica vero. Anzi, adesso che gli è rimasto soltanto da pensare al prossimo anno, la butta lì: «Deciderò dopo qualche gara, se sarò competitivo mi piacerebbe continuare». A febbraio Vale taglierà il traguardo dei 39 anni, il suo contratto con la Yamaha scadrà a fine 2018 ma è già pronto ad alzare ancora l’asticella. «Vediamo!». Adesso c’è l’ultimo appuntamento con la stagione 2017. Valencia. «È bello che il Mondiale si decida all’ultima gara – ammette Rossi –. Io mi sento in forma, finalmente ho potuto lavorare a casa con una certa tranquillità e la gamba è molto migliorata». Il «Ricardo Tormo» è una pista difficile ma «cercheremo di essere veloci». Dovrà esserlo pure Andrea Dovizioso. Deve vincere per forza. E sperare che Marc Marquez non faccia meglio del 12° posto. Cosa che non è mai successa, in questa stagione, quando non è caduto. Ma «visto che gli resta uno spiraglio Dovizioso ci proverà. Andrea viene da una stagione fantastica, ha fatto delle cose incredibili». In effetti, «sei vittorie, siamo ancora in gara e abbiamo creato una bella situazione», se la ride soddisfatto il Dovi. Protagonista, comunque vada. «Noi ci concentriamo sull’unica cosa da fare: vincere. Per il resto poi vedremo. Della nostra competitività o della mia competitività personale non sono preoccupato, perché sono convinto di aver solo aggiunto dei tasselli che mancavano e non di aver fatto solo una stagione perfetta per poi tornare indietro». Ma c’è sempre, ricorrente, l’incognita Marquez. Forse il miglior Marquez mai visto: «Questo non lo so perché negli anni passati non me la sono mai giocata con lui, ma resta il fatto che è l’unico pilota Honda sempre lì davanti e questo vuol dire che la loro moto non è sempre a posto mentre lui è sempre in gara mettendoci del suo. Io un Marquez in crisi non riesco ad immaginarmelo».

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