Giovedì 18 Aprile 2024

MotoGp. Staccate, sorpassi, scintille: nel deserto la conferma che sarà un anno da brividi

SE IL 2017 sarà tutto così, come lo abbiamo visto nei 20 giri del Gp del Qatar, chiunque abbia intenzione di seguire l’intera stagione farà bene a mettersi accanto un cardiologo. Già perché perchè il condensato di staccate, sorpassi, controsorpassi, allunghi e scintille fra una carena e l’altra, ha prodotto una tensione e un’adrenalina da tenere assolutamente sotto controllo. Tutta colpa di Viñales? Certo, l’impresa del nuovo spagnolo della Yamaha è stata micidiale, ma micidiali sono state anche le coltellate con cui Dovizioso ha cercato strappargli il primo posto o la risalita di Valentino che ha saputo dare una stoccata a Marquez che potrebbe lasciargli stampato addosso un segno sul resto della stagione. Il Gp del Qatar, dunque, è stato il miglior prologo per una stagione che tutti immaginavamo ad alto spettacolo (non esiste un favorito unico come nelle stagioni quasi a formula-noia di Marquez), ma che aveva comunque bisogno di una riprova sul campo. Anzi, sulla pista. Il pacchetto di piloti ambiziosi e vincenti – sono loro che da ieri hanno consigliato a tutti di prenotarsi in fretta un cardiologo – spazia da Viñales a Valentino, passando per Dovizioso e Marquez. Senza contare che nella bagarre di ieri sono mancati Lorenzo e Iannone, anche loro candidati a rimettersi nella corsia giusta per la caccia al titolo.

I SORRISI di Rossi, Viñales e Dovizioso sono l’immagine più bella con cui la MotoGp ha alzato il sipario. Perchè sono sorrisi veri, sinceri, lontani, nella loro spontaneità, dai veleni che un paio di stagioni fa stavano macchiando il circo del motomondiale. E’ stata perfetta la sceneggiatura con il 2017 ha acceso i suoi motori. Sì, forse anche la tensione e il phatos per quella pioggia che ha ritardato la partenza alla fine hanno dato una mano. Il piacere dell’attesa, si sa, è piacere stesso. Piacere allo stato puro e il regista invisibile del Gp del Qatar ha deciso che quei 40 minuti di ritardo sul semaforo verde forse servivano per rendere il debutto del Mondiale ancora più elettrico. E da cardiologo.