Mondiale, stasera Real-San Lorenzo. Ancelotti può eguagliare il Milan

Se batte gli argentini, Carlo può reagalare ai blancos l'aggancio ai rossoneri con 18 titoli

Carlo Ancelotti (Ap)

Carlo Ancelotti (Ap)

Marrakech, 2o dicembre 2014 - Ancelotti contro se stesso e le proprie vittorie. È questo il tema  della finale del Mondiale per club, a Marrakech, in Marocco. «Don Carlo(s)» permise ai rossoneri di salire sul tetto del mondo, aggiudicandosi gli ultimi tre allori internazionali, nel 2007; sempre lui ha guidato i «Galacticos» al successo nella decima Champions, a maggio, poi nella Supercoppa europea e stasera contro il San Lorenzo de Almagro (la squadra per la quale fa il tifo Papa Francesco, e che detiene la Coppa Libertadores), cercherà di issarsi nuovamente sul tetto del mondo.

Conti alla mano, prima di cominciare a vincere, il Madrid era fermo a 15 titoli da oltre 10 anni, mentre il Milan si sentiva tranquillo nel ruolo di squadra più decorata del mondo, dall'alto dei suoi 18 titoli. Adesso, la situazione è cambiata e i blancos si sono portati a 17, in altre parole a -1 dal Milan cui proprio Ancelotti aveva regalato la leadership - fra campo e panchina - a pari merito con gli argentini del Boca Juniors.

E mentre Cristiano Ronaldo pensa a mettere il sigillo sul terzo Pallone dOro, che potrebbe materializzarsi proprio sui campi del Marocco, James Rodriguez sembra recuperato, mentre Sergio Ramos è in forse. E il San Lorenzo? Coltiva un sogno proibito ma, considerando la fame atavica dei madridisti, non può far altro che affidarsi alle alle preghiere del suo tifoso più illustre, Papa Francesco.