Milan, Zapata convocato. Galliani: Donnarumma e Locatelli sono il futuro del club

Il colombiano per la prima volta in stagione è stato inserito nella lista dei convocati. Ancora out invece Calabria. Honda e Poli possibili titolari contro il Genoa

Cristian Zapata e Alessio Romagnoli (LaPresse)

Cristian Zapata e Alessio Romagnoli (LaPresse)

Milano, 24 Ottobre 2016 – Nel tardo pomeriggio di oggi, dopo l'ultima rifinitura in cui i rossoneri si sono concentrati sul perfezionamento di alcuni aspetti tattici, mister Vincenzo Montella ha diramato la lista dei 22 convocati che domani sera saranno a sua disposizione per la sfida a Marassi contro il Genoa. Per la prima volta in stagione nella lista è entrato il colombiano Cristian Zapata che dopo, circa tre mesi passati ai box per un grave infortunio alla caviglia, domani si potrà accompagnare quantomeno in panchina in attesa di una possibile sostituzione che lo chiamerebbe in causa. Ancora out invece Davide Calabria, anch'egli alle prese con un guaio alla caviglia non ancora superato.

Intanto, quest'oggi Montella ha fatto capire che, contrariamente a quanto si pensava fino a ieri, come contro i rossoblu liguri ci potrebbe essere un piccolo turnover: i maggiori indiziati per un turno di riposo sarebbero capitan Ignazio Abate, che sarebbe sostituito da Andrea Poli, e lo spagnolo Suso che potrebbe lasciare spazio a Keisuke Honda. Gli ultimi dubbi però, come ammesso dallo stesso Montella, saranno sciolti soltanto poco prima di scendere in campo. 

Nel frattempo, l'attuale amministratore delegato rossonero Adriano Galliani è stato intervistato dalla trasmissione calcistica Tiki Taka (l'intervista andrà in onda questa sera) e ha parlato dell'ottimo momento che la squadra sta attraversando e dei due gioielli Donnarumma e Locatelli che rappresentano il futuro del club: “Quando Locatelli ha segnato mi ha fatto venire in mente Gianni Rivera che come lui fece una rete importante a 18 anni. Gli auguro di poter fare in rossonero la stessa carriera che ha fatto Rivera. Donnarumma potrebbe diventare l'erede di Buffon ma in Nazionale perché credo proprio che resterà in rossonero per tanti anni. Per quanto riguarda invece questo secondo posto attuale devo ammettere che ci speravo davvero perché per tutta la scorsa stagione ho sfidato la stampa sostenendo che il Milan stesse occupando una posizione inferiore alle sue possibilità che adesso sta tirando fuori”.