Martedì 23 Aprile 2024

Milan, promosso all esame di tedesco. Bayern Ko ai rigori

I rossoneri superano i bavaresi ai rigori dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sul 3-3. Decisiva una parata di Donnarumma su Rafinha

Gianluigi Donnarumma (LaPresse)

Gianluigi Donnarumma (LaPresse)

Chicago (Illinois), 28 Luglio 2016 – Comincia con un successo ma soprattutto con una prestazione di grande personalità e sacrificio l'International Champions Cup 2016 del Milan che batte il Bayern Monaco dopo i calci di rigore al Soldier Field di Chicago. I tempi regolamentari si sono infatti conclusi sul 3-3 con un Milan capace di rimontare uno svantaggio (2-1) arrivato in chiusura di primo tempo e di resistere ai vari assalti dei bavaresi, costretti a loro volta a rincorrere i rossoneri sull'1-0 e sul 3-2. Decisiva nel finale la parata di Donnarumma – apparso decisamente in palla e scelto come migliore in campo – che neutralizza il rigore Rafinha. Quello che più salta all'occhio però sono i cinque tiri in porta contro i quattro scagliati dal Bayern e soprattutto l'86% dei passaggi andati a buon fine che sintetizzano in parte il match giocato con grande intelligenza tattica e senza alcuna paura dai rossoneri che hanno dimostrato di aver già assimilato parte del credo del nuovo mister Montella, facendo vedere ottime cose sia in fase di impostazione – dove si sono visti fraseggi molto rapidi e ben calibrati – sia in fase difensiva dove il pressing asfissiante e il 4-3-3 che nei momenti di non possesso si è spesso trasformato in 4-5-1 a tratti hanno messo in grossa crisi un Bayern pur rimaneggiato e privo delle sue stelle Hummels, Neuer, Müller, Boateng e Lewandowski.

LA PARTITA – La grande caparbietà e la velocità di impostazione segnano l'avvio dei rossoneri che al quarto minuto vanno già vicini al goal con un sinistro di Suso, autore di una prova positiva, che calcia alto sopra la traversa tedesca. Pochi istanti più tardi è Niang a mancare la rete sugli sviluppi del primo di tre calci d'angolo che testimoniano il buon momento dei rossoneri. Il suo sinistro però non è preciso e anche Suso manca la deviazione sotto porta. Al 10° il francese ci riprova sulla verticalizzazione di Bertolacci ma l'uscita di Ulreich è molto precisa ed evita ulteriori conseguenze. Niang proprio non ci sta e al 15° trova finalmente il sigillo su cross di Suso ma l'arbitro ravvisa una posizione di offside sul tap-in del numero 11 rossonero: niente da fare e goal annullato. L'appuntamento con il vantaggio però è soltanto rimandato di qualche istante: precisamente al 23° quando lo stesso Niang anticipa sul tempo un disattento Badtstuber e gli porta via palla presentandosi solo davanti ad Ulreich e freddandolo con un preciso piatto destro che si insacca nell'angolino sinistro della porta tedesca. Subito il goal, il Bayern si scuote e sale di tono ispirato dalle giocate del ritrovato Ribery e dei terzini che sulle fasce a tratti fanno il bello e il cattivo tempo. Il pareggio bavarese arriva quindi come una naturale conseguenza di un ultimo quarto d'ora giocato ad alta intensità dai biancorossi e a siglarlo è proprio Frank Ribery che con un destro potente e preciso fulmina un Donnarumma rimasto impietrito. Prima dell'intervallo però c'è tempo anche per il sorpasso bavarese firmato da David Alaba che da fuori area scaglia un siluro che Donnarumma può soltanto sfiorare ma non respingere.

Il Milan è scosso ma non si perde d'animo e torna in campo con grande grinta e personalità e dopo soli 5 minuti del secondo tempo raggiunge nuovamente il pareggio grazie a Bertolacci che mette fine ad una rocambolesca carambola nell'area avversaria con un destro di controbalzo che si infila sotto alla traversa della porta difesa da Ulreich. Un minuto più tardi Suso si divora il vantaggio sparando alta una conclusione a tu per tu con l'estermo difensore del Bayern ma il Milan non molla e continua a spingere sull'acceleratore. Al 61° altro episodio chiave: Kucka, subentrato nel secondo tempo, si libera con una finta di un paio di difensori e calcia un sinistro non molto potente da fuori area, il quale trova però sulla sua strada la fortuita deviazione di Feldhahn che spiazza Ulreich e vale il colpo del 3-2 milanista. Nel frattempo i due allenatori fanno partire – come di consueto in questi casi – la girandola dei cambi e tra quelli rossoneri c'è anche il giovane Niccolò Zanellato che in almeno tre occasioni – al 74°, all'81° e all'84° – va molto vicino al goal. Nel calcio si sa però che ad ogni goal sbagliato – o quasi – ne corrisponde uno segnato dagli avversari. E così è anche in questo caso perché a due minuti dal fischio finale Vergara atterra ingenuamente in area di rigore Bernat: Ribery non sbaglia il penalty che Donnarrumma può soltanto intuire. Si finisce quindi ai supplementari dove non succede nulla di rilevante vista anche la stanchezza delle due squadre. Ai calci di rigore segnano per i rossoneri Honda, Matri, Kucka (con tanto di cucchiaio) e Romagnoli mentre per il Bayer è fatale l'errore di Rafinha si fa ipnotizzare da Donnarumna.