Mercoledì 24 Aprile 2024

Milan, la panchina resta bollente. Conte alla rovescia per Inzaghi

Salgono le quotazioni del ct come successore. In caso di rifiuto Emery, Lopetegui e Spalletti le alternative

Antonio Conte (Lapresse)

Antonio Conte (Lapresse)

Milano, 6 maggio 2015 - Fra le poche certezze riguardanti il Milan che verrà, c’è il cambio di allenatore. Non sarà Pippo Inzaghi a guidare il Milan nella prossima stagione, la sua avventura in panchina si chiuderà con un anno d’anticipo rispetto a quanto previsto dal contratto. Dopo aver bocciato Clarence Seedorf, il presidente Silvio Berlusconi si è stufato anche di un altro suo “pupillo“. Due scommesse perse in un solo anno, motivo per cui la scelta sul prossimo tecnico non si potrà sbagliare.

Sono queste le settimane decisive per il passaggio di consegne (non solo delle quote societarie): e se è vero che Emery (Siviglia) e Lopetegui (Porto) restano sotto osservazione (sostenuti dal Fondo Doyen) dopo che sono stati contattati nell’ordine quattro allenatori italiani (Montella, Donadoni, Pioli e Spalletti), è pur vero che la Proprietà continua ad accarezzare il “sogno“ Conte. Il ct della nazionale, già sentito più o meno un anno fa di questi tempi (la Juventus sapeva del corteggiamento dei rossoneri, e a sua volta fece un sondaggio con Mihajlovic, ma poi non se ne fece più nulla) ha però promesso fedeltà agli azzurri e al momento ha la testa solo al match del 12 giugno in casa della Croazia che potrebbe consegnare il pass per gli Europei di Francia 2016.

Ma se tutto filasse per il verso giusto, cioè se Conte riuscisse in anticipo a centrare l’obiettivo, a quel punto potrebbe chiedere di essere “liberato“. In Federazione questo lo sanno, e c’è grande fermento. Due giorni fa il presidente della Figc Tavecchio è stato intercettato a Milano in compagnia di Marcello Lippi, e non è escluso che il primo abbia chiesto all’ex ct campione del mondo consigli per una possibile sostituzione dell’attuale selezionatore.

Intanto ieri mattina Adriano Galliani è tornato a Milanello: un saluto alla squadra e il pranzo con Pippo Inzaghi, nulla di più rispetto a quanto accaduto nelle scorse settimane. Ma l’amministratore delegato perla parte sportiva, pur riconoscendo al gruppo le attenuanti per la sconfitta di Napoli, ha chiesto a tutti (in particolar modo all’allenatore) di chiudere la stagione in maniera dignitosa. Quattro gare per cancellare i record negativi (i 18 punti ottenuti nel girone di ritorno sono una media da... retrocessione), per far meglio ed uscire di scena onorando comunque la maglia.

Non potrà certamente rispondere all’appello di Galliani il capitano Montolivo: nonostante la tibia sia perfettamente guarita dopo l’operazione dello scorso giugno, stamattina il centrocampista tornerà sotto i ferri per la rimozione dei mezzi di sintesi. Sarà pronto per il raduno della nuova stagione cercando di dimenticare quella attuale, chiusa con sole 11 presenze all’attivo per colpa di infortuni fra novembre e marzo.

Capitolo cessione quote. Da sabato è sceso il “gelo“ con Mr Bee, nonostante gli annunci ripetuti (“Tutto fatto“) dei trombettieri d’ordinanza del broker thailandese e che hanno finito per irritare Berlusconi. Il quale, come previsto, vuole ascoltare anche le offerte di altre “cordate“. E’ certo che una signora asiatica, emissaria del governo di Pechino (ma non socia in affari di Mr Lee), ha prima contattato l’entourage dell’ex Cavaliere per poi incontrare lo stesso presidente milanista cui è stato comunicato l’interesse della Cina di acquisire il controllo della società (sullo sfondo c’è sempre l’organizzazione dei Mondiali nel paese asiatico) . La trattativa con Berlusconi è in corso anche se questo nuovo gruppo cinese ritiene la valutazione data dal presidente (1,2 miliardi) eccessiva. Nuovo appuntamento la prossima settimana, in ogni caso sarà ancora Silvio a guidare il Milan.