Vincenzo Montella, allenatore del Milan
Reggio Emilia, 27 febbraio 2017 - Chiamalo destino, chiamalo karma, chiamalo fato. Qualcuno probabilmente lo potrebbe anche chiamare ''Calvarese''. La gara del Mapei Stadium è stata senza dubbio condizionata dalle decisioni arbitrali che sul terreno di Reggio Emilia (qui la cronaca del match) hanno portato alle forti polemiche del post-partita. Vincenzo Montella proprio la vigilia aveva dichiarato ''Errori arbitrali, siamo in credito''. Ora il conto è decisamente pari, ma l'allenatore del Milan cerca di abbassare i toni delle proteste: ''È una situazione ridicola. A termini di regolamento sarebbe stata una punizione per il Sassuolo, ma allo stesso tempo se ci fosse stata la Var il rigore sarebbe stato da ripetere, visto che due giocatori del Sassuolo erano in area nel momento in cui Bacca ha calciato''. Ragionamento corretto, che però manca di commenti sugli altri episodi erroneamente valutati nel corso della gara, su cui Montella risponde: ''Sicuramente non siamo in credito con il Sassuolo, ma noi non giochiamo solo contro di loro. A me dispiace quando c'è un errore arbitrale, ma andiamo a vedere anche quanti ne abbiamo subiti noi. Io oggi non ho visto cose clamorose, ci sono stati errori come in altre circostanze''.
Resta un po' distorta la visione del tecnico ex Viola, che poi passa anche al commento sul piano del gioco, messo in mostra dalla sua squadra sul terreno di Reggio Emilia: ''È stata una vittoria importante, molto preziosa, contro una squadra molto forte. La squadra ha tenuto bene, soffrendo, ma concedendo poco agli avversari. Nelle ultime 4 partite abbiamo subito solo 2 gol, questa cosa è fondamentale". La buona notizia non riguarda solo la difesa: Vincenzo Montella può ora vantarsi di avere sfatato il tabù Mapei che finora ha sempre visto il Milan sconfitto: ''Siamo contenti per aver sfatato questa brutta tradizione contro il Sassuolo. È una vittoria importante, non solo ai fini della classifica, ma più in generale per tutto l'ambiente''
Infine una riflessione sul gruppo che, anche grazie ai momenti di convivialità come le cene di squadra, è sempre più compatto: ''Credo molto nella gestione del gruppo e che serva dare dei riconoscimenti ai giocatori nel momento giusto. Sosa, Zapata e Vangioni sono un esempio. Su quest'ultimo, in particolar modo, ci tengo a sottolineare che ha sempre avuto (nelle 4 partite in cui a giocato) sempre avversari molto forti da fronteggiare''.