Giovedì 18 Aprile 2024

Mercato Milan, c'è Montella per i cinesi

Silvio lo vuole per la panchina in attesa di cedere la società. Il rinnovo per Montolivo fa infuriare i tifosi

Montella

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Milano, 3 maggio 2016 - Non c’è pace per il Milan (proprietà, dirigenza e squadra), e non è solo colpa del pirotecnico 3-3 (in rimonta) di domenica scorsa contro il disperato Frosinone. Certo, anche Cristian Brocchi è finito nel tritacarne della critica (non poteva essere altrimenti, visto che ha ottenuto appena due punti nelle tre gare contro i ciociari, il Carpi e il retrocesso Verona), ma sono limitate le colpe di chi ha sostituito Sinisa Mihajlovic dopo scelta incomprensibile del presidente Silvio Berlusconi. Il popolo rossonero reclama a gran voce il ritorno (almeno per la finale di Coppa Italia) del tecnico serbo, ma l’Ex Cavaliere difficilmente farà il passo indietro.

Al più, cerca di capire chi, eventualmente, potrà prendere il posto del “quasi bruciatoBrocchi al termine della stagione. Marcello Lippi sembra destinato ad un ruolo di prestigio in Federazione, Roberto Donadoni non gode delle simpatie del presidente, Manuel Pellegrini al momento resta un’idea suggestiva così come il viola Paulo Sousa e perciò nelle ultime ore sono risalite le quotazioni di Vincenzo Montella (in rotta di collisione con la Sampdoria). Adriano Galliani già un paio di mesi fa ne aveva parlato con Ferrero e Briatore dopo aver invano inseguito l’allenatore campano nel 2015 (la Fiorentina pretendeva il pagamento della clausola rescissoria di 5 milioni).

Oggi le condizioni sono diverse, l’“aeroplanino“ potrebbe ereditare la scomodissima panchina rossonera a prescindere da quel che sarà il piazzamento finale del Milan. Il quale, va ricordato, dopo l’ennesima frenata nell’ultimo turno di campionato è scivolato fuori dalle competizioni internazionali (il Sassuolo lo ha scavalcato, ad oggi solo battendo la Juventus il prossimo 21 maggio avrebbe l’Europa League garantita). Il 3-3 col Frosinone ha evidenziato i soliti errori di una squadra neppure troppo aiutata dalla fortuna (Balotelli prima si è fatto parare un rigore, poi al 95’ ha colpito una traversa), ma che ormai deve convivere con la perenne contestazione. Ieri anche il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, sollecitato a rispondere sul momento attuale del Milan, è andato giù molto pesante: «Sarebbe opportuno che giocassero meglio. Anzi, fanno proprio schifo».

Risposta secca, che quasi sconfesserebbe la scelta di Berlusconi di sostituire Mihajlovic con Brocchi nella speranza di ritrovare il bel gioco. Ma in queste ore sembrano altre le preoccupazioni calcistiche del presidente: il quale, dopo aver dato l’assenso al rinnovo del contratto per il capitano Montolivo (pronto un “triennale“ da 2 milioni a stagione che ha scatenato sul web l’ira dei supporter) deve decidere fra oggi e domani se concedere alla cordata cinese interessata all’acquisto del club la trattattiva in esclusiva per uno o due mesi, visto che la “due diligence“ è già stata fatta. Ma anche dopo il primo sì, Berlusconi potrebbe cambiare idea: di certo i quattro grandi gruppi imprenditoriali cinesi (con Jack Ma in testa) vogliono la maggioranza delle quote. Al momento si è fermi al 60-70%, con una valutazione complessiva di 500 milioni per il 100% delle azioni. Ma i nuovi investitori sarebbero pronti ad accollarsi anche gli oltre 200 milioni di debiti. Ad una condizione: chiudere presto, molto presto.