Milan, lady Pazzini attacca Inzaghi. Galliani chiama il giocatore

La moglie dell'attaccante posta e poi cancella un messaggio rivolto all'allenatore rossonero: "In Italia non c'è meritocrazia". Sollievo Montolivo: visita ok per il capitano che può tornare ad allenarsi

Pazzini con la moglie Silvia (Lapresse)

Pazzini con la moglie Silvia (Lapresse)

Milano, 30 ottobre 2014 - Buone notizie in casa Milan: Riccardo Montolivo può tornare ad allenarsi. Fermo dal 2 giugno quando un infortunio in nazionale alla vigilia del Mondiale gli costò la frattura della tibia, il capitano rossonero ha avuto il via libera dopo la visita specialistica effettuata a Milano: il controllo ha avuto esito positivo e la tibia è stata considerata guarita. Montolivo quindi inizierà la preparazione atletica prima di rientrare progressivamente negli allenamenti con la squadra. Azzardato fare pronostici, ma il centrocampista di qualità che manca ad Inzaghi potrebbe tornare a disposizione per il derby contro l'Inter del 23 novembre. 

GALLIANI SPEGNE IL CASO PAZZINI - Nel Milan che corre verso il terzo posto c'è anche il volto triste di Giampaolo Pazzini. Poco utilizzato da Inzaghi e mai titolare in questa stagione, l'attaccante vive un momento difficile esternato dalla moglie, Silvia Slitti, che ha pubblicato e presto rimosso un messaggio che non ha fatto piacere alla società in cui sottolineava il "dispiacere nel pensare che in Italia la famosa meritocrazia non sempre esiste". Galliani ha subito provveduto a spegnere il caso contattando l'attaccante per ribadirgli la stima del Milan. 

IL MESSAGGIO DI LADY PAZZINI - "Supponiamo che ci vengano date 9 possibilità per far colpo su una persona... o per ottenere un lavoro... o per dimostrare ciò di cui siamo capaci. E che ogni volta dopo 3.8 minuti di media ci venga detto 'basta cosi'!' - si leggeva nel messaggio della moglie del calciatore, che ha saltato una partita di campionato per infortunio e ha giocato una cinquantina di minuti complessivi nelle altre otto - ecco, io mi chiedo chi può dire se quella persona è brava o no? O se avendo magari 30 minuti, o 45 o meglio ancora 90 minuti magari cambieremmo idea? E se quella persona fosse una di quelle che non urla o fa scena plateali.. ma continuasse a fare in modo serio, diligente e costante ciò per cui è stata voluta... cercata e pagata...".