Giovedì 25 Aprile 2024

Il Milan di Inzaghi comincia con un tris. Apre Honda, chiude Menez: Lazio rimandata 3-1

Il giapponese spiana la strada con il suo primo gol italiano, nella ripresa raddoppia Muntari. Il francese chiude i conti su rigore, poi Djorgevic provoca l'autorete di Alex. Nel finale Diego Lopez para un rigore a Candreva. Senza gol Atalanta-Verona

Inzaghi abbraccia i suoi giocatori dopo il gol di Muntari (Afp)

Inzaghi abbraccia i suoi giocatori dopo il gol di Muntari (Afp)

Milano, 31 agosto 2014 - Un inizio così probabilmente non se lo aspettava nemmeno lui: Filippo Inzaghi ricorderà a lungo il suo esordio da alenatore. Un lungo pomeriggio fatto di abbracci, incitamenti, urla e gol. Il suo Milan vince e strappa applausi ai suoi tifosi tra cui è riapparso anche Silvio Berlusconi, di nuovo in tribuna a San Siro dopo un'assenza lunga più di un anno. Il 3-1 finale sulla Lazio scandisce una festa rossonera attesa un'estate intera, avviata dal primo gol italiano di Honda e prolungata dal raddoppio di Muntari e dal tris su rigore di Menez, schierato al centro dell'attacco in attesa di Fernando Torres, anche lui seduto in tribuna a osservare. Il Milan si prende  primi tre punti della stagione: resta però una certa sofferenza accusata nel secondo tempo, acuita dall'autorete di Alex che ha ridato fiato alla Lazio e dato lavoro a Diego Lopez che nel recupero ha parato un rigore a Candreva. Molte le note positive: su tutte, nell'attacco del dopo-Balotelli, la prestazione del rigenerato El Shaarawy, migliore in campo.

Nessuna novità nelle due formazioni. Out Pazzini, Inzaghi affida le chiavi dell'attacco ad El Shaarawy, supportato da Menez 'falso nueve' e Honda. La risposta in avanti dei biancocelesti è nel tridente Candreva-Keita-Klose. In campo, tra i nuovi volti stagionali di Serie A, Diego Lopez e Alex nelle file rossonere e De Vrij in quelle biancocelesti. L'avvio dei padroni di casa è confortante: bastano sette minuti ad Honda per sbloccare il risultato. Il giapponese è bravo a finalizzare il contropiede portato avanti da El Shaarawy con una gran sgroppata: servizio del 'Faraone' e destro che non lascia scampo a Berisha. Subito letale il Milan di Inzaghi.

Gradualmente i ritmi calano e i rossoneri arretrano, preferendo colpire in ripartenza per approfittare di una Lazio non impeccabile in difesa. Alla mezz'ora , biancocelesti vicini al pareggio: Lulic mette in mezzo ma dopo il 'bug' di Zapata Klose non riesce nella girata. Per gli uomini di Pioli era una buona occasione. Finisce un primo tempo non costellato da molte emozioni eppure godibile. Nella ripresa ci si attende la sfuriata della Lazio, invece, nel momento migliore dei capitolini, è la squadra di Inzaghi a raddoppiare: sul cross di Abate dalla destra, Muntari anticipa tutti in spaccata e di mancino firma il 2-0 (11').

Il Milan può anche disporre del colpo del ko. Menez viene atterrato in area da De Vrij, Tagliavento indica il dischetto. E' lo stesso trequartista francese ad incaricarsi della trasformazione: 3-0 al 19'. Altra doccia gelata per la Lazio, che però raccoglie le forze per riaprire, quattro minuti dopo, un match che appare compromesso: Candreva gira per il taglio di Djordjevic, nel tentativo di anticipo Alex spedisce per sua sfortuna nella sua rete. La squadra di Pioli ci crede: i rossoneri rischiano dopo un'uscita avventata di Diego Lopez su un colpo di testa di Lulic, palla a lato. Altri brividi al Milan li porta un colpo di testa di De Vrij e un sinistro al volo di Mauri, con palla che esce di un soffio. I rossoneri provano ad alleggerire la pressione con un gran tocco di El Shaarawy per Niang, salva tutto Felipe Anderson. Ma la pressione ospite persiste. E che forse nel Milan qualcosa è cambiato lo dimostra, in pieno recupero, il rigore parato da Diego Lopez a Candreva, concesso per atterramento dello stesso trequartista ad opera di Abate. Al fischio finale, il popolo di San Siro può tirare un sospirone di sollievo e regalare i primi applausi alla 'creatura' di Inzaghi.