Mercoledì 24 Aprile 2024

Milan-Inter, è un derby di rimpianti: 1-1. Obi riprende Menez e salva Mancini

Il francese illude i rossoneri, il nigeriano firma il pari nella ripresa. El Shaarawy e Icardi sfiorano il raddoppio, di Poli l'ultimo brivido. Il punto serve a poco per entrambi

Menez trova il gol nel derby (Reuters)

Menez trova il gol nel derby (Reuters)

Milano, 23 novembre 2014 - Milan-Inter non decollano. Un gol e una traversa a testa e la prima sfida in panchina tra Inzaghi e Mancini finisce in parità con rimpianti da entrambi le parti: ne ha forse qualcuno in più Inzaghi che ripenserà a lungo alla clamorosa traversa di El Shaarawy sull'1-1: ci fosse stato lui, Pippo, forse il derby avrebbe preso una piega diversa. Il Mancio tira un sospiro di sollievo e ringrazia Obi che riacciuffa Menez e salva l'esordio bis del tecnico sulla panchina nerazzurra: ma c'è tanto lavoro da fare.

Una partita equilibrata tra due squadre che mettono in campo tanta generosità ma anche molta imprecisione. La trama della gara è presto svelata: l'Inter cerca più il possesso palla con Kovacic che dovrebbe cucire tra i reparti. Il croato però latita e il più attivo all'inizio è Guarin, schierato in mezzo al campo con Kuzmanovic e la sorpresa Obi. Il Milan si difende con ordine, copertissimo con quello che in fase di non possesso assume i contorni di 4-5-1 dove Torres è l'unico riferimento offensivo Menez il folletto della trequarti con qualche compito di copertura. Delle tante assenze, Inzaghi paga soprattutto quella di De Jong davanti alla difesa dove agisce la coppia ghanese Essien-Muntari: se il primo tiene botta, il secondo è assai impreciso e incappa in un'amnesia che rischia di spaccare il derby dopo pochi minuti. Una pallaccia in orizzontale apre un'autostrada a Icardi, ipnotizzato da Diego Lopez che salva tutto mettendo il piedone a protezione della sua porta.

Lo spagnolo si ripete sul destro violento dai 25 metri di Guarin. Nell'Inter Palacio è poca cosa e il contributo degli esterni è insufficiente, tanto che Rami, in versione terzino, ha spazio e tempo per proporsi in avanti. L'umiltà è il pregio migliore del Milan: El Shaarawy è un appoggio sicuro per De Sciglio e una scheggia pronta a prendere alle spalle Nagatomo. Il giapponese si trova in mezzo al triangolo tra Essien e il Faraone il cui cross in mezzo viene trasformato in oro da Menez: splendido il piattone volante del francese che fulmina Handanovic e fa esplodere San Siro.

Il vantaggio galvanizza i rossoneri che chiudono in crescendo un primo tempo in cui l'Inter non riesce a costruire nulla di buono. L'intensità dell'azione nerazzurra aumenta nella ripresa, ma la squadra di Mancini paga ancora l'imprecisione di Icardi che chiude sparando in curva una mischia accesa dall'intervento di Diego Lopez su Kuzmanovic. Il pareggio è solo rinviato: lo spagnolo infatti non può nulla però sul diagonale lento ma preciso di Obi che dal limite ribadisce in rete la respinta corta di Zapata. 

La partita si accende, le squadre si allungano e le occasioni fioccano: Mancini inserisce Hernanes, Inzaghi getta nella mischia Honda per un impalpabile Torres e avanzando Menez. Clamorosa la palla gol sciupata da El Shaarawy che a tu per tu con Handanovic spara sulla traversa una palla solo spingere dentro. Dall'altra parte è Icardi a sfiorare il montante con una girata che mette i brividi a Diego Lopez prima di lasciare il posto a Osvaldo. Il Milan torna a spingere nel finale e sfiora il sorpasso nell'ultimo minuto di recupero quando Rami si beve Kovacic e trova in mezzo Poli la cui conclusione, complice una deviazione, si spegne a lato a un soffio dal palo. La Champions resta lontana da Milano.