Giovedì 18 Aprile 2024

Milan, Galliani-Ancelotti trattativa a oltranza. Giovedì nuovo incontro: "Non è ancora sicuro"

L'ad rossonero e il tecnico si sono incontrati per la quarta volta in tre giorni. Ancora nulla di fatto. Si tratta anche con l'Atletico per Mandzukic e Suarez: "Vedremo, non si sa". Barbara Berlusconi: "A mio padre è tornato l'entusiasmo"

Galliani e Ancelotti in una foto d'archivio (Ansa)

Galliani e Ancelotti in una foto d'archivio (Ansa)

Milano, 27 maggio 2015 - Prosegue il pressing di Adriano Galliani, impegnato nella complicata missione di convincere Carlo Ancelotti, appena esonerato dal Real Madrid, a tornare al Milan e accantonare l'idea dell'anno sabbatico. Dopo gli incontri a cena delle ultime due sere, l'ad rossonero continua nella sua difficile opera di persuasione.

I due si sono rivisti a pranzo a Valdebebas, il centro sportivo del Real, dove il tecnico si è recato per l'ultima volta prima dell'addio. Ma questo è stato più un vertice diplomatico, dato che tra i commensali c'era anche Emilio Butragueño, direttore delle relazioni istituzionali dei blancos. L'affondo convinto di Galliani è arrivato qualche ora più tardi: alle 18.30, infatti, è iniziato il quarto vertice con Ancelotti, durato poco più di un'ora. La situazione resta però in stallo. "Ci stiamo provando ma non è ancora sicuro", il commento dell'ad a fine colloquio.  I due hanno deciso di rivedersi domani, giovedì, alle 12, per quello che con ogni probabilità sarà l'ultimo tentativo di Galliani che in serata farà ritorno a Milano, mentre Ancelotti venerdì partirà per il Canada con la moglie ("Carlo sa che se non mi dice di sì adesso, vado a Vancouver con lui e la moglie", aveva detto scherzando Galliani mercoledì sera).

Tra l'altro, nel pomeriggio Galliani ha nuovamente incontrato anche i dirigenti dell'Atletico Madrid, con i quali ha parlato del futuro di Cerci, ma soprattutto di Mandzukic e Mario Suarez, due tra gli obiettivi di mercato del Milan. "Non commento i giocatori delle altre squadre. Mandzukic? Non credo che arriverà. Mario Suarez? Vedremo, ma non si sa".

In contemporanea, a Casa Milan, Barbara Berlusconi per la prima volta si è espressa sulla trattativa arenata per la cessione di quote al thailandese Bee Taechaubol. «Quando si prendono certe scelte bisogna sapere cosa comportano. Evidentemente mio padre non si è sentito così sicuro e ha preso una decisione non semplice ma di grande tutela verso il club - ha spiegato a margine dell'inaugurazione di Casa Milan Gallery -. Appena è sfumata l'occasione, o meglio ha deciso di non cogliere quell'opportunità, si vede che gli è tornato l'entusiasmo parla di continuo di Milan, si è espresso chiaramente e questo ha dato un grande impulso a tutti noi che lavoriamo per il bene del club. Dalle ultime dichiarazioni di mio padre si vede il suo desiderio di trovare la strada per far tornare il Milan in alto". Senza esprimersi sul futuro allenatore né sul piano per un Milan più Italiano ("Questo ambito non mi compete, mio padre e Galliani faranno le migliori valutazioni"), Barbara Berlusconi ha invece incrociato le dita per la decisione della Fondazione Fiera Milano sulla riqualificazione dell'area del Portello: "È un progetto eccezionale, non si tratta solo di uno stadio di calcio, ma di una nuova idea di intrattenimento in città".