Milan, approvato il bilancio: passivo da 91 milioni. Galliani: "Cessione non è certa"

L'assemblea degli azionisti ha ratificato il bilancio del club rossonero: Fininvest coprirà i debiti per 60 milioni. Sette derivano dagli esoneri di Allegri e Seedorf. L'ad: "Ci sono da fare operazioni e rinforzi sul mercato. Berlusconi deciderà per il bene del Milan"

Silvio Berlusconi (Ansa)

Silvio Berlusconi (Ansa)

Milano, 28 aprile 2015 - Passivo da 91,3 milioni di euro, 70 dei quali dovuti a conti consolidati, gli altri 21 milioni alla gestione straordinaria. E' il bilancio del Milan ratificato dall'assemblea degli azionisti e relativo al 2014. Si tratta del passivo più ampio della gestione Berlusconi che, come annunciato da Adriano Galliani, sarà coperto da Fininvest con un assegno da 60 milioni. Pesano per 7,5 milioni gli esoneri di Allegri e Seedorf (sotto contratto anche per la prossimastagione): "A parità di condizioni con i precedenti esercizi la perdita sarebbe stata di 46,4 milioni - ha spiegato l'ad -, imputabili per lo più alla mancata qualificazione Champions, che l'anno prima è valsa 35 milioni". 

GALLIANI: "NECESSARI OPERAZIONI E RINFOZI" - Al termine dell'assemblea, l'ad rossonero ha fatto il punto della situazione: "Allegri ha fatto un primo, un secondo e un terzo posto passando sempre i gironi di Champions. L'anno in cui le cose non stanno andando bene è questo. Questa posizione di classifica non ci riempie di gioia - le sue parole in conferenza -. Ci sono da fare operazioni e rinforzi sul mercato. Quando non ci sono i risultati c'è poco da dire". E a chi paragona il Milan di Farina all'attuale risponde: "Ricordo che noi dal 1999 a oggi abbiamo fatto 13 volte la Champions League, giocando 8 finali: in questi stessi anni nessun altro ci è riuscito. I paragoni fra Milan di Farina e di Berlusconi mi sembrano ingenerosi dopo 28 trofei".

CESSIONE CLUB - Galliani non si è invece sbottonato sulle vicende societarie: "Non posso parlare di quello che sta succedendo. La cosa che più preme a Silvio Berlusconi è il bene del Milan. La cessione è tutt'altro che cosa certa: se sarà fatta, lo sarà per il bene del Milan. Fininvest ha investito cifre iperboliche portando il Milan a risultati straordinari fino a uno o due anni fa e ha il diritto dovere di gestire la società, non è tenuto a cogestire con gli stakeholder. Fininvest copre integralmente tutte le perdite, anche per i piccoli azionisti: se ci sarà la cessione, e mi auguro di no, si passerà dalla cronaca alla storia, dove rimane quello che è stato fatto".

MERCOLEDI' INCONTRO BEE-BERLUSCONI - A tal proposito, è slittato nuovamente l'incontro ad Arcore tra l'imprenditore thalindese Bee Taechaubol e Silvio Berlusconi per un possibile primo passo per l'acquisizione di una quota di maggioranza delle azioni del club. "Mr. Bee" ha lasciato questa mattina l'albergo di Milano e si è diretto a Ginevra, dove in uno studio legale dovrebbe definire l'offerta da presentare sul tavolo di Berlusconi.