Mercoledì 24 Aprile 2024

Milan, Berlusconi: vorrei vendere, meglio se a italiani

Il presidente rossonero in un videomessaggio su Facebook. "Non abbiamo mai visto il Milan giocare così male come quest'anno"

Milan, videomessaggio di Silvio Berlusconi sulla sua pagina Facebook

Milan, videomessaggio di Silvio Berlusconi sulla sua pagina Facebook

Roma, 6 maggio 2016 - "A tutti quelli che mi dicono di vendere, rispondo che ci sto provando da un anno, ma vorrei lasciare il Milan in buone mani, che gli garantissero un futuro da protagonista. E, preferibilmente, vorrei lasciarlo in mani italiane. A questo fine, qualsiasi suggerimento è il benvenuto". Il presidente rossonero Silvio Berlusconi rompe il silenzio sul futuro societario del club con un videomessaggio sulla propria pagina Facebook, che nelle ultime settimane ha raccolto migliaia di messaggi e commenti di tifosi rossoneri critici e scontenti. "Fatemi dire che, dopo 30 anni a pasteggiare a champagne e caviale, potremmo anche sopportare, forse con più eleganza, un digiuno che sarà sicuramente passeggero", dice il Cavaliere. 

Berlusconi difende la scelta di cacciare Mihajlovic e promuovere Cristian Brocchi perché, dice rivolgendosi ai tifosi rossoneri, "io come tutti voi ho il Milan nel cuore, soffro quando il Milan va male, forse un po' piu' di voi visto che per farlo grande ho dovuto investire piu' di un miliardo di euro, 152 milioni solo nell'ultimo anno. Eppure converrete con me che non abbiamo mai visto giocare così male il Milan come quest'anno, per questa ragione ho trovato il coraggio di provare a cambiare per le ultime partite con l'obiettivo di arrivare alla finale con la Juve con qualche speranza in piu'. E in effetti mi sembra che nel gioco qualche miglioramento si sia visto".

"Avevamo in casa Brocchi, ottimo allenatore della nostra Primavera, e gli ho chiesto un atto di coraggio. E lui con coraggio mi ha detto sì, è una persona seria, che conosce bene lo stile Milan sin da quando giocava nei nostri pulcini - ricorda ancora il presidente - Ha avuto tuttavia a disposizione pochissimi giorni per intervenire sui giocatori e provare nuovi schemi di gioco e siamo stati sfortunati nelle ultime partite: a Verona i due gol che abbiamo preso sono arrivati su un rigore e su una punizione che non c'erano". Quindi conclude: "Lasciamo lavorare Brocchi con serenità fino al 21 maggio, poi ragioneremo in modo approfondito sul da farsi".