Milan-Aek Atene 0-0, è ancora crisi

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Montella  (LaPresse)

Montella (LaPresse)

Milano, 19 ottobre 2017 - Milan, ancora non ci siamo. I segnali del finale del Derby lasciavano bricioli di incoraggiamento nonostante il gol-beffa nel finale che è valso la terza sconfitta consecutiva in Serie A; oggi invece importante passo indietro nella marcia che porta alla fine di questa crisi di gioco e risultati che sta trascinando il Milan in una situazione di inattesa mediocrità. Squadra apatica e stucchevole nel primo tempo, vogliosa ma disordinata nella ripresa. Non c'è modo di farsi apprezzare se non in qualche rara azione dovuta più alla inequivocabile superiorità tecnica che all'impostazione della gara. I rossoneri tengono il primo posto di un girone che verosimilmente andranno anche a vincere ma ora il trend è da invertire anche in Europa.

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LA PARTITA - Il primo tempo è profondamente avaro di emozioni: l'atteggiamento soporifero del Milan non aiuta la gara a decollare e l'AEK, venuto a Milano per cercare di uscire indenne, non forza le giocate per evitare di compromettere i propri piani nonostante un avversario che si dimostra molto meno pericoloso rispetto alle previsioni.

Di fatto il Milan non crea palle gol fino al finale della prima frazione di gioco quando sui piedi di André Silva prima e Locatelli poi arrivano le chance ma sfruttate per sbloccare la partita. L'AEK invece mette il naso fuori dalla propria metà campo una volta sola ma rischia di essere letale quando un erroraccio di Musacchio per poco non manda in gol Simoes.

Il divertimento e la tensione arrivano in un secondo tempo sicuramente più vivace e coinvolgente complice anche un Milan che cambia negli uomini (Kalinic sostituisce uno spento André Silva e Kessie dà il cambio a Bonaventura) e nell'atteggiamento riuscendo a sfondare con continuità sulla propria fascia destra ma senza riuscire a perforare la porta difesa da Anestis.

Le occasioni più clamorose sono tre: la prima è u tiro potente di Calhanoglu non trattenuto da Anestis che diventa buono per André Silva, incapace tuttavia di ribadire a porta quasi vuota in rete con il suo sinistro; poi è la volta di Cutrone che si infila bene tra le maglie avversarie ma viene murato dal portiere avversario protagonista di una grande parata; infine uno slalom molto bello di Suso si conclude con un pallonetto imperfetto respinto ancora dal numero 1 greco in corner.

Nel finale solamente qualche cross buttato in area di rigore con la speranza che arrivi la deviazione giusta ma il finale a sorpresa delle partite rossonere questa volta non si ripete. Uno 0-0 che lascia spazio a tante riflessioni per una squadra che dopo ogni passo avanti continua a farne due indietro.