Mercoledì 24 Aprile 2024

Mancini contro gli oriundi: "La Nazionale deve essere italiana". Tavecchio: "Così abbiamo vinto un Mondiale"

Il tecnico dell'Inter non gradisce i convocati con il doppio passaporto: "La Germania? Loro sono nati lì". Il presidente della Figc gli risponde: "Se hanno la cittadinanza il problema non si pone". Zeman: "I giovani facciano meglio"

Roberto Mancini (Lapresse)

Roberto Mancini (Lapresse)

Fiumicino, 23 marzo 2015 - "La nazionale italiana deve essere italiana". Lo dice il tecnico dell'Inter, Roberto Mancini, 'bocciando' la scelta di Antonio Conte di convocare in nazionale gli oriundi Vazquez ed Eder. "Io so che la nazionale italiana deve essere italiana, ma questa è una mia opinione - aggiunge - poi magari ci troviamo in Nazionale un giocatore che ha solo dei parenti qui".

L'allenatore nerazzurro fa poi un'ulteriore precisazione rispondendo a chi gli dice che la Germania in questo modo ha vinto l'ultimo Mondiale. "Ma i loro giocatori sono nati in Germania - dichiara - Io penso che un giocatore italiano meriti di giocare in Nazionale, mentre chi non è nato in Italia, anche se ha dei parenti, credo non lo meriti". 

TAVECCHIO - "Se uno ha la cittadinanza italiana, può giocare in Nazionale. Il discorso è chiuso". Cosi' il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, prova a spegnere la polemica sugli oriundi in azzurro dopo le convocazioni di Vazquez ed Eder. "Con un oriundo abbiamo vinto il Mondiale del 2006 - ricorda Tavecchio, riferendosi a Camoranesi, al termine dell'incontro a Fiumicino tra arbitri, dirigenti, allenatori e capitani di Serie A - e Conte ha la libertà assoluta di individuare le persone che hanno la titolarità di giocare". 

IACHINI - A Mancini ha risposto anche Iachini, allenatore del Palermo che ha contribuito alla convocazione di Vazquez in azzurro: "Vazquez ha la mamma italiana, più di quello... Se uno sente un'appartenenza, sulla base di un legame affettivo o di una parentela, tanti discorsi in più servono a poco. Nel caso specifico, Vazquez ha la mamma italiana, per l'esattezza padovana"

MANDORLINI - D'accordo con Mancini è invece Andrea Mandorlini, allenatore del Verona: "Io sono più per gli italiani veri, gli oriundi li considero ancora come una situazione da sperimentare, anche se in realtà l'abbiamo già provata tanto tempo fa. Facciamo tanto per far crescere i giovani e poi pensiamo agli oriundi. Sarebbe meglio pensare un po' di piu' ai giovani". 

ZEMAN - E' invece lapidario il commento di Zdenek Zeman: "Se in Nazionale vengono convocati gli oriundi significa che è possibile farlo. I giovani italiani devono fare meglio di chi viene da fuori. Se si convocano dei giocatori che non sono nati in un paese, lo si fa per migliorare. E' un'opzione che è già stata valutata e si mette in pratica".