Mercoledì 24 Aprile 2024

Mancini, rabbia Inter e ora pensa alla nazionale

L’allenatore è imbestialito con la squadra dopo il ko con la Lazio e i candidati alla successione di Conte sono sempre meno. Cosa può succedere

Roberto Mancini

Roberto Mancini

Milano, 4 maggio 2016 - L'incognita nazionale pende sulla testa di Roberto Mancini. Sull’Inter, di conseguenza, perché se dalla Federazione dovesse arrivare il richiamo azzurro Erick Thohir potrebbe essere costretto a cercare un nuovo allenatore. E’ questa l’unica via per una separazione tra i nerazzurri e l’attuale tecnico, forte di un contratto da quattro milioni l’anno con cui affronterebbe la prossima stagione e che a oggi è tra le più importanti motivazioni su cui poggia la prosecuzione del matrimonio in essere. Il magnate indonesiano finirà a giugno di retribuire un allenatore a libro paga (Mazzarri) che non ha mai messo piede ad Appiano Gentile dall’autunno del 2014 in poi.

Non vuole ripetersi, ragion per cui la prima scelta è e resta Mancini, ma le intenzioni dello jesino potrebbero essere differenti. La scelta per la successione di Antonio Conte si sta riducendo ogni giorno di più e proprio «Mancio» è uno dei possibili candidati. Prima di muoversi Tavecchio sonderà il terreno in ogni direzione, non è detto che non trovi risposte positive a determinate condizioni proprio dal timoniere interista.

QUESTO PERCHÉ l’idillio tra la Beneamata e Mancini è lievemente scemato verso una situazione di buona convivenza, complici dei risultati lievemente inferiori alle attese (l’obiettivo era il terzo posto, matematicamente sfuggito dopo la dèbacle di domenica sera) e un mercato alle porte le cui possibilità potrebbero non essere in linea con i desiderata del tecnico. Servono qualità e personalità, secondo le indicazioni fornite ad Ausilio. Merce rara e cara, a meno di un «colpaccio».

L’INGRESSO in scena degli investitori cinesi del Suning Commerce Group dovrebbe dare maggiore stabilità al club, ma la campagna acquisti sarà ancora auto-finanziata. Senza la Champions non ci sono vie alternative e visto quanto prodotto dalla squadra fino a metà stagione Thohir era convinto a gennaio di poter festeggiare il ritorno nell’Europa che conta. I giocatori e lo stesso tecnico non sono invece riusciti a mantenere lo stesso standard di rendimento e anche di questo si parlerà nel fine settimana, quando il presidente tornerà in Italia e farà un primo punto della situazione in vista del mercato estivo assieme al direttore tecnico e all’allenatore. Dalle risposte che quest’ultimo riceverà potrebbe dipendere anche l’atteggiamento nei confronti di un’eventuale proposta da via Allegri. L’Inter che vuole tornare in alto potrebbe anche tentare la scalata con un capo cordata differente.

INTANTO l’Inter è nuovamente al lavoro per preparare la sfida di sabato prossimo contro l’Empoli alle ore 18. La squadra ha svolto riscaldamento, esercitazioni tecnico tattiche e partitella. Presenti all’allenamento pomeridiano anche il Chief Football Administrator Giovanni Gardini e il first team club manager Dejan Stankovic. Contro i toscani non ci sarà Murillo, squalificato. Al suo posto dovrebbe giocare Juan Jesus. A centrocampo spazio a Medel e Kondogbia, mentre in attacco dovrebbero essere confermati Jovetic, Perisic e Icardi. Sono infine diffidati Handanovic, P