Martedì 23 Aprile 2024

Lucerna-Sassuolo, Europa League. Una piastrella in paradiso

Dai derby di Crevalcore, Brescello e Lugo fino a Lucerna: il lungo viaggio dei neroverdi di patron Squinzi

Squinzi, patron del Sassuolo, festeggia (Alive)

Squinzi, patron del Sassuolo, festeggia (Alive)

Lucerna, 28 luglio 2016 - Una volta di sera noi sassolesi andavamo a Crevalcore, per la partita. O al limite a Lugo, per un epocale scontro contro il locale Baracca. E insomma nemmeno è passato troppo tempo, da quando l’espressione calcistica della capitale della piastrella vagava sui campetti di periferia...

Per fortuna, non essendo il mondo cambiato soltanto in peggio ma talvolta persino in meglio, stasera il Sassuolo fa il suo debutto sul palcoscenico della Europa League. Sissignore. Dalle battaglie con la Viadanese e il Brescello all’aristocratico confronto con il Lucerna.

Prima tappa di una avventura che oseremmo sognare lunga, intensa, emozionante. Eh, sì. C’era una volta una squadra, appunto il Sassuolo, che aveva un capo tifoso detto ‘Il Diavolo’, sempre pronto ad incitare i suoi eroi gridando ‘alla Schnellinger!’, in omaggio al biondo difensore del Milan di Rocco.

C’era una volta una squadra, sempre il Sassuolo, che aveva in Giulio Cantelli un presidente sordo come una campana, un genio che comprò il grande Giorgio Mariani, conterraneo ex compagno all’Inter di Mazzola e Boninsegna, dal Cesena pagandolo con due forme di parmigiano e una cassa di lambrusco.

C’è tutto questo, nell’euro esordio della formazione di patron Squinzi. E le centinaia di sassolesi partiti per una bizzarra gita a Lucerna lo sanno, sanno che si tirano dietro una storia che è un mix tra prosa e poesia.

Siamo quelli tra palco e realtà, Ligabue docet. Siamo il Leicester italiano, ma veniamo sempre da (Baracca) Lugo.