Sabato 20 Aprile 2024

Lippi: "Juve e Roma alla pari. Garcia ha ragione"

L'ex ct legge così la lotta scudetto: "Hanno le stesse possibilità di vincere lo scudetto. Tevez è un grande campione, Totti è eterno. A Conte auguro di vincere anche in Nazionale"

Marcello Lippi (Afp)

Marcello Lippi (Afp)

Roma, 20 ottobre 2014 - "Le polemiche di Juve-Roma? E' sempre stato così e sarà sempre così, ma ho visto un atteggiamento intelligente, sereno e sportivo in Pallotta. La realtà è che le due squadre si equivalgono, non ne vedo altre che possono impensierirle. Si giocheranno loro il campionato, hanno le stesse possibilità anche se la Champions può influire". Marcello Lippi legge così il duello tra le due rivali per lo scudetto.

JUVE E ROMA ALLA PARI - Intervenuto a 'La politica nel pallone', il tecnico del Guangzhou Evergrande vede dunque una lotta a due in campionato: "Il Milan sta facendo abbastanza bene ma lo vedo ancora distante da queste due squadre. La Juventus ha un giocatore straordinario, Tevez, che ho paragonato ai grandi campioni del passato. Da tempo non arrivava in Italia un campione con la C maiuscola. La Roma ha dei giocatori molto forti e validi, delle alternative importanti, ha fantasia e velocità. Ha cambiato quasi tutta la difesa e il rendimento è importante anche quest'anno. Le vedo alla pari".

TOTTI ETERNO - Da Lippi parole di elogio soprattutto per Totti: "La bellezza di questi campioni, come lui e come Del Piero, è che non li senti mai parlare di quando smetteranno di giocare, per loro è un momento ancora lontano, si sentono calciatori e grandi campioni, geni come ne nascono pochi. Se non hanno problemi fisici, possono giocare fino a 41, 42 anni. Garcia si è detto sicuro dello scudetto? Ha fatto bene, ha caricato l'ambiente, dato coraggio, la squadra può vincere ed è giusto che lo dica. La sensazione positiva che si respira è merito suo".

JUVE MENO FEROCE - "Differenze tra la Juve di Conte e quella di Allegri? Quella di Massimiliano è una squadra un po' meno feroce, con un calcio un poco diverso, predilige maggior possesso palla, verticalizzazioni meno veloci. Allegri è stato intelligente a non cambiare quasi niente come atteggiamento ed impostazione di squadra che da tre anni domina il campionato italiano".

CONTE CT - A Conte "auguro di ripetere con la Nazionale i successi con la Juve - continua Lipi - E' uno dei pochi allenatori che riescono, dopo 2-3 mesi, a fare vedere la sua mano. Ha iniziato bene, portato entusiasmo, grande determinazione e voglia. Dove può arrivare? L'autostima nasce e cresce pian piano con le vittorie e i risultati importanti e lui è partito con il piede giusto. I Mondiali 2006 non pensavamo di vincerli, ci abbiamo creduto man mano che andavamo avanti".

BALOTELLI - "Credo non lo abbia chiamato perché non giocava o non giocava bene, ma lo proverà appena avrà la condizione migliore. E poi ha fatto bene a provare nuovi come Pellè e Zaza".