Mercoledì 24 Aprile 2024

Lazio eroica a Torino, finisce 2-2 con un rigore dubbio

I biancocelesti strappano un punto importante su un campo difficile in una situazione di piena emergenza a causa degli infortuni

Parolo in un contrasto con Barreca (LaPresse)

Parolo in un contrasto con Barreca (LaPresse)

Torino, 23 ottobre 2016 – Una Lazio eroica esce dallo Stadio Grande Torino solo con un pareggio, dopo essere riuscita a ribaltare il risultato. Nonostante le tante assenze, e contro un Torino spinto anche dall’entusiasmo della sua gente, i biancocelesti fanno la partita per larghi tratti. Primo tempo giocato ad alti ritmi tra le due squadre. Tanta intensità, soprattutto nei primi 25 minuti, rendono la partita piacevole e bella da vedere. Ljajic è in palla, e dopo le due reti segnate contro il Palermo, prova a calciare da ogni posizione. Keita invece è il più pericoloso dei biancocelesti. A sbloccarla sono i padroni di casa al 21esimo. Lulic a centrocampo, su una ripartenza dei suoi, sbaglia un passaggio orizzontale, che viene intercettato dai granata. Zappacosta si invola sulla fascia destra e mette al centro un pallone preciso per la testa di Iago Falque, che lasciato solo in area incorna e batte Marchetti. Al 27esimo la Lazio prova a reagire. Felipe Anderson prova a scuotere i suoi con qualche giocata che permette ai biancocelesti di risalire. Al 35esimo l’occasione più importante capita sui piedi di Keita. Immobile permette al senegalese di involarsi verso la porta avversaria in solitaria. Davanti ad Hart però, l’attaccante manca di freddezza, si fa ipnotizzare dal portiere inglese e calcia al lato. SECONDO TEMPO – Nel secondo tempo il Torino stanco per i primi 45 minuti giocati con grande intensità, lascia il campo e il pallino di gioco ai biancocelesti. Al 52esimo la prima vera occasione. Keita inventa un pallonetto filtrante che trova Immobile smarcato. L’attaccante partenopeo, fischiato per tutta la partita dai suoi ex tifosi, lascia scivolare il pallone e poi calcia in porta, ma trova Hart ancora pronto che devia in corner. Al 71esimo però si fa perdonare. Felipe Anderson con un preciso cross, lo imbecca defilato in area di rigore. Immobile non ci pensa due volte e in semirovesciata colpisce al volo il pallone, che termina alle spalle di Hart. L’attaccante viene abbracciato dai suoi compagni ma non esulta, nonostante il trattamento ricevuto quest’oggi. E qui che la Lazio riesce a dare il meglio di sé. Inzaghi inserisce il giovane Murgia, il quale all’83esimo, prima serve una palla d’oro all’amico Cataldi, che solo davanti ad Hart si fa ipnotizzare dall’inglese, poi sul successivo corner, colpisce di testa e porta in vantaggio i biancocelesti. Lazio ad un passo dalla vittoria, ma nel finale succede di tutto. Dopo una serie di calci d’angolo per il Torino, Ljajic in un batti e ribatti prova a spedire disperatamente un pallone in area. La palla però finisce sul gomito di Parolo, con il centrocampista girato di spalle nel tentativo di saltare. Giacomelli ci pensa e poi viene convinto dal suo assistente di porta ad assegnare il rigore. Penalty molto dubbio, ma trasformato perfettamente da Adem Ljajic, che riporta il risultato in parità proprio nel finale di gara. INZAGHI – L’allenatore biancoceleste Simone Inzaghi, soddisfatto per la prestazione dei suoi, ha commentato così il match. "Chiaramente quando prendi un gol al 92' c'è rammarico, dispiace per i ragazzi perché avremmo meritato di vincere. Il calcio però sappiamo che è così, abbiamo raccolto due punti nelle ultime due partite, avremmo dovuto prenderne sei. Però dobbiamo proseguire con queste prestazioni perché così ne vinceremo tante di partite. Oggi eravamo in emergenza, però per un allenatore è motivo d'orgoglio vedere giovani provenienti dalla Primavera entrare in questo modo così come quegli elementi che non giocavano da tanto e che hanno fatto una grande prestazione. Abbiamo avuto delle occasioni in cui avremmo dovuto fare meglio: come quella di Keita, di Immobile e di Cataldi. Volevamo stare compatti e raccolti contro di loro. Potevamo concedere qualcosa al Torino, ma siamo stati bravi perché non abbiamo concesso quasi nulla. Non ricordo una parata di Marchetti, mentre ricordo occasioni sulle quali avremmo dovuto sicuramente far meglio. Abbiamo creato 4-5 palle gol ma non si vince. Sono due domeniche che elogio la prestazione, ma non mi prendo i punti. Ma se continuiamo così di partite ne perderemo poche. Penso che il fallo è da rigore quando la mano è volontaria, l'addizionale di porta ha avuto una grande personalità a dare un rigore così a fine partita. Speriamo di averne uno così anche noi in futuro. Oggi la squadra avrebbe meritato di vincere in un campo che non sarà semplice per nessuno". MIHAJLOVIC – Al termine della gara è intervenuto anche il tecnico granata Sinisa Mihajlovic. “Questa partita è la dimostrazione che quando il Torino fa il Torino può battere chiunque. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, nel secondo tempo invece abbiamo giocato male. Un goal regalato su palla inattiva di cui non riesco a capacitarmi. Grazie ai nostri tifosi abbiamo continuato a giocare e abbiamo agguantato il pareggio. Noi stiamo dando continuità di prestazioni e risultati, ma dobbiamo imparare a gestire le partite. Quando lo faremo, potremo diventare un grande club. Il rigore? Secondo me c’era e non capisco come non sia stato dato un altro rigore nel primo tempo”.