Mercoledì 24 Aprile 2024

Lazio, Biglia vuole il rinnovo, ma chiede 3 milioni

Le condizioni del regista argentino sono sempre le stesse. Nel prossimo incontro Lotito dovrà alzare l'offerta se non vuole perderlo

Lucas Biglia

Lucas Biglia

ROMA, 16 gennaio 2017 - “Sono tanto attaccato a questa maglia, sono qui da 4 anni, mi sento benissimo”. Ha parlato così Lucas Biglia al termine della partita di ieri contro l’Atalanta. Parole importanti che ribadiscono ancora una volta il concetto più importante. L’argentino vuole restare a Roma, ma per farlo devono essere finalmente soddisfatte alcune sue richieste. Insieme al suo procuratore nei prossimi giorni potrebbe esserci un incontro con Lotito a Formello. Sarà questa l’ultima occasione probabilmente per parlarne, prima di una rottura definitiva. La richiesta è di 3 milioni di euro netti, la società al momento invece ne ha offerti 2,5 più bonus legati al raggiungimento di determinati obiettivi. La distanza c’è ancora ma è sicuramente superabile. Per lui sono arrivate diverse offerte, ma potrebbero essere presto declinate. L’America e la Cina possono ancora aspettare. KLOSE – In una lunga intervista rilasciata a dfb.de l’ex attaccante biancoceleste Miro Klose, ha parlato della sua nuova esperienza con la Nazionale tedesca, tornando anche sui momenti più belli che hanno caratterizzato la sua carriera e sul suo addio al calcio. “Sono davvero sorpreso dell’alto livello che i ragazzi di 15,16 anni esprimono in campo. Mi piace soprattutto la velocità e il dinamismo che mostrano in attacco. Sono curioso di vedere come cresceranno e proseguiranno ulteriormente la loro carriera”. Poi sull’addio al calcio. “Ho scelto deliberatamente quale fosse il momento migliore per chiudere la mia carriera. Non ero costretto da un infortunio o dalla mancanza di offerte, ma l’ho deciso perché ho voluto cambiare per me. La mia ultima partita è stata il 15 maggio 2016. Poi ho avuto sei mesi di tempo per fare cose che non potevo fare durante la mia carriera calcistica. Per esempio prendere i bambini, fare un giro in mountain bike o delle escursioni senza guardare l’orologio o senza avere la prossima partita in testa. Per un po’ mi sono divertito, ma poi ho sentito il bisogno di affrontare unove sfide. Poi ho sentito che avevo bisogno di una nuova sfida. L’ho trovata, e può andare d’accordo con la mia vita privata. Devi crescere continuamente. Nella mia carriera l’ho capito alla fine, ma è un punto su cui voglio insistere, soprattutto per i ragazzi giovani. Non vi accomodate sul vostro talento, cercate sempre di migliorare”. Infine Klose ritorna su quell’episodio che caratterizzò la partita fra Napoli e Lazio al San Paolo, dove il tedesco ammise all’arbitro di aver toccato il pallone con il braccio prima di segnare. “Per me il fair play è la chiave del calcio e dello sport in generale. I ragazzi dovrebbero interiorizzare questo. E’ meglio quando qualcuno non ne parla soltanto, ma lo rende un esempio da seguire. Per me è sempre stato al primo posto, anche se non sempre ho ricevuto feedback positivi da parte della squadra, per le mie azioni. Per me, la cosa più bella è sempre stata incontrare, mesi dopo, bambini o adolescenti che mi dicessero: “Quello che hai fatto è stato straordinario”. Per me ha contato più questo che qualche elogio per un gol decisivo”. VALERIO DE BENEDETTI