Mercoledì 24 Aprile 2024

La Juve va già a mille: Caceres piega il Chievo e Allegri si gode un grande Coman

I campioni d'Italia passano di misura al Bentegodi con il gol in apertura dell'uruguaiano ma costruiscono palle gol a grappoli: tre legni colpiti, ottimo esordio per il francese. Nel finale Buffon decisivo su Maxi Lopez

L'esultanza dei giocatori della Juventus (Ap)

L'esultanza dei giocatori della Juventus (Ap)

Verona, 30 agosto 2014 - L'alba del nuovo campionato presenta un orizzonte colorato già di bianco e nero. La Juventus non patisce emozioni e conquista i primi tre punti della stagione passando sul campo del Chievo. Nella prima del dopo Conte è Caceres a regalare un sorriso a Massimiliano Allegri. Il tecnico sfata il tabù dell'esordio che prima di oggi lo aveva visto vincere appena una volta su cinque ma soprattutto si gode il talento del giovane Comanfrancese strappato in estate al Psg con un colpo alla Pogba e subito migliore in campo. Le altre note liete arrivano dal ritorno di Vidal e dalla certezza Buffon, decisivo nel finale su Maxi Lopez sull'unico tiro in porta dei veronesi. 

Pronti via e sembra che l'estate sia passata solo per i veronesi. La Juve ricomincia da dove aveva finito: piede sull'acceleratore e avversario assediato nella sua area di rigore. Tevez (e chi sennò?) è il primo a suonare la carica lambendo il palo alla destra di Bardi quando il cronometro non ha concluso nemmeno il primo giro di lancette. Al fianco dell'argentino c'è il 18enne Coman, lanciato titolare da Allegri causa l'influenza che ha fatto strage di attaccanti nell'ultima settimana. Il francese ci mette poco a confermare la buona impressione destata nel pre-campionato: si muove bene, dialoga con i compagni e strappa applausi sfiorando il gol in almeno due occasioni.

Non si avverte neppure l'assenza di Pirlo: Marchisio è il prescelto da Allegri per dettare i tempi di una manovra che come ai tempi di Conte si appoggia sulla difesa a tre e sulla velocità di Lichtsteiner e Asamoah, dominatori sulle fasce. Il vantaggio arriva però da calcio d'angolo dopo 6': Bardi si fa scavalcare dal pallone e viene battuto da Caceres, ben appostato sul secondo palo. La deviazione di Biraghi va sottilineata solo per gli amanti del fantacalcio.

Il primo tempo della Juve non lascia scampo a un Chievo aggrappato alla buona sorte per evitare di affondare: prima Cesar salva sulla linea la conclusione di Vidal, poi il cileno viene fermato dal palo. La scelta di Corini di rinunciare a Paloschi non paga: Maxi Lopez è l'unica punta, con Birsa e Schelotto non fanno molto per supportarlo (appena una ripartenza pericolosa con la conclusione dell'italo-argentino più ambiziosa che concreta). La Juve invece va che è una meraviglia, ma ha il demerito di non chiudere presto la faccenda, questione non irrilevante nel calcio. Nel finale di tempo sono ancora i legni a salvare Bardi con due traverse in due minuti copite da Tevez e Caceres, ancora pericoloso di testa.

Al ritorno dagli spogliatoi nel Chievo c'è Paloschi per l'impalpabile Schelotto. La trama del match però non cambia, anche se il fuoco della Juve diminuisce comprensibilmente d'intensità e Buffon può continuare a godersi il suo pomeriggio da spettatore. Il protagonista resta Coman, a un passo dal raddoppio con una girata di testa su uno splendido assist di Vidal. Il francesino lascia il campo al 70' tra gli applausi dei suoi tifosi e di Allegri; al suo posto Llorente che appena entrato si divora un gol da pochi passi. Fa peggio di lui Maxi Lopez che alla mezzora si fa ipnotizzare da Buffon nell'unica occasione creata dai veronesi: la parata del capitano bianconero risulterà decisiva perché i suoi continuano a sprecare davanti. Il risultato non cambia più: il primo squillo del campionato è della Juve.