Giovedì 18 Aprile 2024

Coppa Davis, delusione Italia. Seppi e Fognini crollano: 3-2 Kazakistan tra le polemiche

Clamorosa sconfitta degli azzurri ad Astana: Andreas cede 3-0 contro Kukushkin; Fabio, schierato al posto di Bolelli, soffre tremendamente contro Nedovyesov e si arrende quinto set. Arbitri nel mirino: "I peggiori mai visti"

Fabio Fognini e Corrado Barazzutti (Ansa)

Fabio Fognini e Corrado Barazzutti (Ansa)

Astana, 8 marzo 2015 - Clamoroso ad Astana: l'Italia viene battuta dal Kazakhstan nel primo turno di Coppa Davis. Il punto del 3-2 decisivo è stato conquistato da Aleksandr Nedovyesov, che ha sconfitto Fabio Fognini sul cemento indoor del National Tennis Centre di Astana.

Sportivamente drammatica la domenica degli azzurri: scesi in campo forti del 2-1 grazie al punto conquistato in doppio Bolelli-Fognini, l'Italia viene raggiunta sul 2-2 per la sconfitta di Andreas Seppi contro Mikhail Kukushkin che si impone per 7-6, 6-0, 6-4, in due ore e due minuti di gioco. Sconfitta che ha messo tutto nelle mani di Fognini che però si è arreso in cinque set lasciando la qualificazione ai kazaki. In campo a sorpresa al posto di Golubev, Nedovyesov si è imposto per 7-6 3-6 4-6 6-3 7-5 dopo tre ore di battaglia. Venerdì nel singolare d'apertura Simone Bolelli aveva ceduto Kukushkin. Aveva rimesso le cose a posto Seppi contro Golubev. 

Il Kazakistan accede ai quarti in programma a luglio, l'Italia è costretta ai play-off di settembre per restare nel World Group. 

"Il peggior arbitraggio che io ricordi in Coppa Davis, non è possibile dover fare il punto venti volte…". Tanta amarezza per la sconfitta, ma anche rabbia per l'arbitraggio. Fabio Fognini, dopo la sconfitta contro Nedovyesov non usa mezzi termini. Si sono contate non meno di una decina di chiamate clamorosamente a favore dei kazaki: benedetto l'Occhio di Falco, che ha in qualche modo tutelato gli azzurri, anche se non è bastato. Lo sottolinea capitan Barazzutti: "Gli errori dei giudici di linea vengono sì compensati dall'Hawk Eye, ma è chiaro che creano un clima di nervosismo nei giocatori. Così diventa difficile restare lucidi".

Ad un certo punto per non sprecare il ricorso alla moviola in campo (si può chiedere al massimo tre volte per set se non hai ragione) il team azzurro ha fatto sedere Luca Vanni e Giorgio Galimberti, rispettivamente quinto uomo della squadra e sparring, sulle due tribune poste a fondo campo. "Gli errori ci sono stati ma non vogliamo cercare scuse - aggiunge il capitano - i ragazzi hanno dato tutto. Quello che è successo fa capire perché il Kazakistan in casa difficilmente perde". Lo dimostrano i numeri: sette vittorie sul cemento del National Tennis Center di Astana nelle ultime otto sfide: hanno perso solo nel 2013 contro la Repubblica Ceca. "Questo campo veloce indoor si adatta perfettamente alle caratteristiche dei kazaki, lo conoscono a meraviglia e trovano sempre il giusto impatto sulla pallina".