Juventus, un brusco risveglio: per lo Scudetto devi lottare

La sconfitta di Firenze rilancia i sogni di gloria degli avversari. Ieri sera potrebbe essere stata l'ultima col 3-5-2

Paulo Dybala

Paulo Dybala

Torino, 16 gennaio 2017 - Quattro come il numero di sconfitte stagioni della Juventus, quattro come il voto che probabilmente si merita per la prestazione di ieri sera. Squadra impalpabile all'inizio, incapace di arginare l'intensità della Fiorentina e di ripartire in maniera efficace. Il primo tempo, risultato a parte, è stato sulla falsariga di quello di Genova. Dopo il casuale 2 a 0 viola e il gol anche un po' fortunoso di Higuain, la Vecchia Signora non è riuscita a imbastire una reazione organizzata, ma frenetica. La manovra è stato il vero punto debole dei bianconeri, chiusi nella morsa del centrocampo di qualità e quantità dei toscani. Sousa ha preparato la gara sui difetti dei campioni d'Italia, costringendoli a costruire gioco spesso e volentieri dai piedi non proprio raffinatissimi di Chiellini.

IN CERCA DI EQUILIBRIO - Una Juve tanto brutta da non poter essere vera. "Sapevamo per loro era la partita della stagione, del clima che avremo trovato e della pressione. In campo abbiamo sbagliato tanto, loro ci hanno dato molta pressione e hanno fatto un primo tempo dove ci hanno messo sotto - ammette Chiellini in mixed zone -. Penso ci debba far riflettere che nelle trasferte più difficili di quest'anno, con tutto il rispetto per le altre squadre, abbiamo fatto quattro sconfitte. Noi lo diciamo da tempo, è ancora lunga e bisogna migliorare tanto perché ora come ora non è tutto oro quel che luccica ma c'è tanto da lavorare. Ogni squadra credo che trovi il suo equilibrio piano piano e noi ci siamo ancora riusciti. Abbiamo cambiato dei giocatori, siamo una formazione diversa e bisogna lavorare per trovare questo equilibrio entro marzo. Ora siamo una squadra come le altre, che vince e perde. Noi non siamo abituati a perdere quattro trasferta perché noi siamo la Juve".

LA FINE DEL 3-5-2 - L'equilibrio di cui parla Chiellini, la Vecchia Signora sembrava averlo trovato col passaggio al 4-3-1-2. Ieri sera, con l'assenza di un terzino destro di ruolo e il rientro di Bonucci, Allegri ha scelto di riproporre il 3-5-2, abbandonato non a caso dopo il tracollo con il Genoa. Al Franchi può essere stata l'ultima volta della difesa a tre e della BBC, perché lasciare fuori un elemento in forma e finalmente pronto come Rugani è un sacrilegio. Così come rinunciare a Pjanic, unico barlume di qualità assieme a Dybala, e giocatore numeri alla mano fra i più decisivi per Madama.

SOUSA IN FUTURO? - Se non gira nemmeno la "Joya", autore fra l'altro di un errore da matita rossa davanti a Tatarusanu, la Juve fatica non poco, nonostante l'istinto da killer di Higuain e l'esplosività di Alex Sandro, sicuramente i due meno peggio nelle fila bianconere. Non si può parlare di migliori infatti, vista la prova non all'altezza dei ragazzi di Allegri. Merito della Fiorentina e di Sousa, che ci teneva particolarmente a ben figurare nel suo ultimo Fiorentina-Juventus. Ultimo almeno da allenatore dei viola, perché chissà che il portoghese non abbia definitivamente conquistato la società di Corso Galileo Ferraris per il futuro. Discorsi da fantamercato per il momento. La realtà parla di un brusco risveglio per chiunque si sentisse già lo Scudetto in tasca. "C'è da battagliare", Allegri dixit.