Martedì 23 Aprile 2024

Juve, ufficiale il rinnovo di Marotta. "Ringrazio Andrea Agnelli"

L'amministratore delegato resta bianconero fino al 2018. Con lui confermati in blocco anche Paratici, Lombardo, Fabris, Cherubini, Braghin e Pessotto

Andrea Agnelli con Marotta e Paratici (Lapresse)

Andrea Agnelli con Marotta e Paratici (Lapresse)

Torino, 23 aprile 2015 - Rinnovo di contratto per l'area sportiva della Juventus. Il gruppo di lavoro che fa capo all'amministratore delegato e direttore generale Giuseppe Marotta è stato confermato fino al 2018. Lo annuncia il club bianconero in una nota. La squadra è composta da Fabio Paratici, direttore sportivo; Maurizio Lombardo, segretario generale; Matteo Fabris, team manager prima squadra; Federico Cherubini, vice direttore sportivo e i dirigenti del settore giovanile Stefano Braghin e Gianluca Pessotto.

Un gruppo di lavoro che Marotta "ha plasmato nel corso degli anni - si legge nella nota - portando alla Juventus i migliori talenti che il panorama italiano offriva nei rispettivi ruoli e affiancandoli a quelli che già aveva trovato in società. Ha così creato un'area Sportiva di eccellenza, che stagione dopo stagione è cresciuta di pari passo con la competitività della squadra e oggi rappresenta un punto di forza del progetto bianconero. Un progetto che potrà contare sulla guida di Giuseppe Marotta e sulla competenza dei suoi collaboratori per altre tre stagioni: tutto il management sportivo è stato infatti confermato in blocco sino al 2018". 

MAROTTA - "Ringrazio Agnelli per la rinnovata fiducia a nome mio e dei miei collaboratori - il commento di Marotta sul sito del club -. Una delle sue qualità è delegare il lavoro ai collaboratori in piena autonomia e con grande senso di responsabilità e questo è uno degli aspetti fondamentali del nostro successo". Marotta si 'coccola' poi Paratici, "un amico e oggi una realtà: anche la classe dirigenziale esprime dei talenti e oggi è uno degli artefici di queste vittorie". Il ds incassa e ringrazia: "E' l'uomo a cui devo gran parte di quello che sono diventato come dirigente. Avevo grandi ambizioni, grande volontà ma nessuna esperienza, ho cercato di 'rubargli' tutto quello che era possibile e se sono riuscito a crearmi questa figura lo devo soprattutto a lui". Per entrambi, insieme prima alla Samp e ora alla Juve, il momento più bello dell'esperienza bianconera è stato il primo scudetto: "Ha avuto un sapore particolare perché inaspettato, ha dato a tutti grande soddisfazione e ha ripagato l'ambiente di tutto il lavoro". Ma se per l'ad il momento più negativo è stata "l'eliminazione di Poznan il primo anno", Paratici ricorda "il pomeriggio di Istanbul dove abbiamo perso la qualificazione Champions ma anche alcuni momenti della prima stagione che però sono serviti a costruire il percorso che stiamo vivendo ora".