Martedì 23 Aprile 2024

Juventus, Sturaro: mi aspetto un Torino forte

Il centrocampista bianconero è intervenuto ai microfoni di Sky Sport

Stefano Sturaro (LaPresse)

Stefano Sturaro (LaPresse)

Torino, 8 dicembre 2016 - Archiviato il discorso Champions League, almeno fino a febbraio/marzo, la Juventus è pronta a rituffarsi in campionato, dove domenica è attesa nientemeno che dal derby. Una gara delicata come poche altre, anche alla luce del valore del Torino di quest'anno. Una delle squadre più divertenti, ma allo stesso tempo efficaci, che ci siano in serie A, fatta di giovani italiani di belle speranze. A cominciare da Belotti, esploso nel 2016 e attualmente il miglior attaccante azzurro in circolazione. Chi conosce bene il "Gallo" è Stefano Sturaro, suo compagno di squadra, così come di Baselli e Zappacosta, in Under 21.

PARLA STURARO - Il centrocampista bianconero è intervenuto in giornata ai microfoni di Sky Sport per raccontare le sue impressioni sui rivali granata. "Mi aspetto un Torino forte, perché ha giocatori in gamba. In estate ne sono arrivati alcuni che hanno alzato il livello di qualità e di esperienza. Però rispetto gli altri anni niente di più o niente di meno. Il derby è sempre una partita a se e non conta il livello tecnico - il pensiero dell'ex Genoa -. Sono gare a cui basta una attimo per indirizzarsi da una parte o dall'altra. Sfide che per emozioni, per stimoli, sono quelle che mi piacciono di più per l'ambiente. Mi piacevano prima, da giovane e da tifoso, e quindi di conseguenza ne sono affascinato ancora di più giocandole. Quindi sono sensazioni belle che ti fanno dare un qualcosa in più".

DOLCE RICORDO REAL - Quel qualcosa in più la Vecchia Signora dovrà tirarlo fuori anche in Europa. Agli ottavi, infatti, i campioni d'Italia rischiano, nonostante il primo posto nel girone, di dover affrontare una delle big d'Europa, a cominciare dal Real Madrid. "Ho un bel ricordo della partita contro il Real. Sono cose che ti porti dentro tutta la vita. Però quello è il passato e bisogna guardare al futuro. Sapevo che avrei giocato. Il mister è uno che durante la settimana inizia già a provare la squadra. Quindi sono arrivato abbastanza preparato non è stata una cosa dell'ultimo minuto - sottolinea Sturaro -. Poi in campo tutti i timori e le paure che puoi avere nel pre partita vanno via, perché devi pensare solo alla palla e ai compagni".

Una gara, quella contro gli spagnoli, che mise in luce il valore e la duttilità del classe '93, che in silenzio continua a dare il proprio contributo alla causa bianconera. "Riesco ad essere adattato in più ruoli e nel calcio di adesso che si è evoluto molto è importante saper fare più cose. Perché adesso ci sono gli attaccanti che difendono, ci sono i difensori che sono i primi a impostare il gioco".